Malta – Un dipinto di Mattia Preti nella Cattedrale di Mdina

Un dipinto di Mattia Preti all’apse della Cattedrale di Mdina è stato restaurato con successo. Martedì 8 ottobre, il lavoro di restauro, che è costato ben 70.000euro, è stato inaugurato dal vescovo ausiliare mons. Joseph Galea-Curmi. Il dipinto, sulla parete della vecchia chiesa, che esisteva prima del terremoto del 1693, fu commissionato all’artista Preti, nel 1688. Ritrae il naufragio di San Paolo ed è considerato uno dei dipinti più fedeli alla storia del naufragio come esattamente raccontato negli Atti degli Apostoli. San Paolo è al centro del dipinto, guarda il Padre Eterno che sta mandando il suo angelo a consolarlo, assicurandogli che tutte le 276 persone a bordo della nave sarebbero sopravvissute. Il dipinto è stato ampiamente danneggiato nel corso degli anni. Sono stati effettuati una serie di interventi di restauro. Il progetto è stato in parte finanziato dall’UE. Il lavoro è stato svolto dalla cooperativa di restauro ReCoop. Durante la conferenza stampa nella cattedrale di Imdina, il vescovo Galea-Curmi ha dichiarato che la cattedrale, che è la sede dell’arcivescovo di Malta, è una perla preziosa nella storia religiosa del nostro Paese. In realtà, questo dimostra che le nostre radici maltesi sono sempre state e rafforzate dalle origini del cristianesimo.

Ha ricordato come questa chiesa, nell’antica Capitale di Malta, è menzionata per la prima volta nel 1299, in altre parole, nell’anno in cui la chiesa era in costruzione. Va notato che fin dall’inizio questo tempio è stato dedicato a San Paolo. Il vescovo Galea-Curmi ha ringraziato il ministro per gli Affari Europei per i fondi dell’Unione Europea, che, grazie a loro, i lavori di restauro avrebbero potuto essere effettuati. Egli ha preso anche l’opportunità per incoraggiare anche la società maltese sia a crescere in apprezzamento per il patrimonio ecclesiastico che a riconoscere lo zelo con cui i nostri antenati hanno vissuto ed espresso la loro identità religiosa, perché hanno sempre riconosciuto il bene più grande per loro e per i loro figli. Il segretario amministrativo dell’Arcidiocesi di Malta, il sig. Michael Pace Ross, ha ringraziato la cooperativa di restauro ReCoop per questi lavori di restauro e conservazione e ha aggiunto che questi lavori saranno apprezzati dalle generazioni presenti e future. Il sig. Pace Ross ha anche ribadito che la Cattedrale di Imdina è una delle chiese dell’arcidiocesi di Malta che ha beneficiato dei Fondi Europei per lo Sviluppo Regionale 2014-2020.

Questa eccellente iniziativa mi fa ricordare quello che Papa Francesco ha scritto nel suo libro ‘La mia idea di arte’:L’arte, oltre a essere un testimone credibile della bellezza del creato, è anche uno strumento di evangelizzazione. Guardiamo la Cappella Sistina: cosa ha fatto Michelangelo? Un lavoro di evangelizzazione… I musei devono accogliere le nuove forme d’arte. Devono spalancar le porte alle persone di tutto il mondo. Essere uno strumento di dialogo tra le culture e le religioni, uno strumento di pace. Essere vivi! Non polverose raccolte del passato solo per gli ‘eletti’ e i ‘sapienti’, ma una realtà vitale che sappia custodire quel passato per raccontarlo agli uomini di oggi, a cominciare dai più umili… Questo è il ruolo del poeta, dell’artista: contrastare la cultura dello scarto ed evangelizzare … Questa società ha preso l’abitudine, dopo l’usa e getta delle cose, di usare e scartare anche le persone, così come butta via le loro illusioni e i loro sogni… Niente è perduto, niente è scartato, tutto ha un senso all’interno della magnifica opera di Dio. La misericordia di Dio non scarta”.

di Fra Mario Attard