Progetto itinerante che affronta la triste realtà dell’immigrazione in maniera innovativa, ‘Le grida silenziose’, mostra della pittrice messinese Giacoma Venuti in arte Giko, chiude il suo viaggio presso la GAM (Galleria d’Arte Moderna) di Catania, con l’inaugurazione del 4 settembre prossimo (ore 11.00). Promosso dall’Associazione Culturale The Loft Arte – col patrocinio di Comune di Catania e Comunità di Sant’Egidio – l’evento approda nella Città siciliana dopo aver toccato diversi luoghi preposti all’accoglienza, a partire da Mazara del Vallo, per raggiungere, in tappe successive, Reggio Calabria, Agrigento, Messina, Siracusa e Napoli. ‘Le grida silenziose’ rappresenta la tappa di un percorso artistico in cui materia e spiritualità si fondono per una narrazione visiva che, attraverso uno stile per certi aspetti registico e teatrale, veicola messaggi “oltre l’arte stessa”, toccando le corde profonde dell’anima e sollecitando una lettura empatica di matrice psicologica. Nelle opere di Giko, sensibilità artistica e umana integrate, perfettamente, appaiono sostenute da un impianto spirituale e mistico che lascia spazio alla “speranza”, sentimento riconoscibile nello sguardo di chi affronta un mare, talvolta, nemico, barattando la paura dell’ignoto con la speranza di un futuro migliore. Ed è proprio la speranza di “luce”, in senso reale e metaforico, che emerge nelle grandi pennellate tono su tono dei quadri, restituendo allo spettatore le vibrazioni di un’anima artistica, stimolando, parallelamente, risposte intime e partecipative. Caratterizzata da richiami stilistici importanti, che vanno dall’Espressionismo tedesco al Fauvismo, passando per la Transavanguardia, l’arte della Venuti risulta ben definita dall’uso di colori prevalenti, tra cui domina il blu, tonalità del mare; ma anche, nel suo significato anglosassone, espressione di sofferenza e tragedia. È un mare – mitologico nei simboli e nei contenuti tramandati – che unisce e separa; spazio ambiguo e imprevedibile, custode delle storie di chi a lui si affida: capace di salvare, ma anche di rapire, nei vortici delle sue acque.
E proprio come il mare, dinamico nel continuo movimento delle onde, lo stile dell’artista si sviluppa nel divenire di una ricerca espressiva in costante trasformazione. Molto contemporanea risulta, infatti, la struttura delle opere, in parte ad olio e in parte frutto di una ricerca stilistica che dalla prospettiva classica approda ad una visione moderna, passando per la “computer art”. Dai quadri realizzati ad olio matrice, l’artista estrapola un frammento che trasforma in opera di graphic art, dando vita, così, a un altro lavoro, sotto certi aspetti anch’esso digitale, ove il tratto, pur rimanendo fedele a se stesso, segue un iter e uno sviluppo propri. Nelle opere in cui viene ridimensionato l’impianto tecnico rigoroso dei precedenti lavori, emerge tutta la forza di Giko che narra i migranti da una prospettiva personale, inserendo, tuttavia, quel tratto di universalità capace di rendere il dramma degli uomini salvati o dispersi in mare una realtà globale. Perché nulla unisce quanto l’enorme distesa d’acqua che circonda le nostre vite. ‘Le grida silenziose’ sarà disponibile presso la sede della GAM di Via Castello Ursino, 26 (ex Monastero di Santa Chiara) fino al 29 settembre, tutti i giorni, domenica esclusa, dalle ore 9.00 alle 19.00.
Note sull’artista
Giko, alias Giacoma Venuti, nasce nel 1963 a Messina. La sua arte si distingue per l’eccletticità e la capacità di evolvere attraverso stili differenti, ma conservando una cifra stilistica che la immette a ragione tra le artiste più d’avanguardia nel nostro Paese. Dalla pittura classica dei primi lavori, Giko approderà, infatti, nel 2012 alla ‘digital art’, realizzando i primi elaborati digitali. Molto legata a Messina, fotografa le fontane della Città per la commissione di un calendario, trasformandole in visioni di alto valore cromatico. I nuovi elaborati di quei ritratti artistici verranno presentati, per la prima volta nel 2013, al DNP Fondation for Cultural Promotion di Tokio. Dalle più recenti ricerche sulle tecniche espressive, nascono le colorate visioni delle opere più attuali che trovano supporto oltre che sulla tela, su policarbonato, vetro e altri materiali a disposizione della sua creatività. Fanno parte di questa nuova visione le Clip Art, le Installazioni e le Light Rooms che dinamizzano la concezione pittorica del suo fare arte. Una delle sue opere digitali, la clip art ‘La Particella di Dio’ viene presentata all’interno di una mostra/installazione-multimediale nei locali della The Loft Arte di Messina a febbraio del 2017. A settembre dello stesso anno, ‘La Particella di Dio’ viene ospitata nel Salone di Rappresentanza dell’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest (Romania). Successivamente, sempre all’interno dei locali espositivi del The Loft Arte di Messina viene presentata una seconda clip art, un’opera digitale legata al tema dei migranti, che darà vita all’attuale mostra multimediale ‘Le Grida Silenziose’. L’interessante intuizione artistica acquisisce, subito, carattere itinerante interessando le località coinvolte nel disastro umanitario dell’immigrazione. A Mazara del Vallo, avviene il varo della mostra. Il luogo siciliano è, oggi, patria di accoglienza per molti migranti, ospitando una comunità integrata nella realtà siciliana, diventata emblema di rispetto e convivenza tra i popoli di varie etnie e culture.
Qui di seguito le date della mostra itinerante.
Dal 16 dicembre 2017 al 28 gennaio 2018.
Mostra Personale-Multimediale ‘Le Grida Silenziose’ da pittura a digital art.
Galleria Comunale d’Arte Contemporanea Santo Vassallo di Mazara del Vallo.
Dal 5 maggio al 30 giugno 2018. Palazzo di Cultura di Reggio Calabria Pasquino Crupi.
Dal 7 dicembre 2018 al 12 gennaio 2019. Pinacoteca civica di Agrigento Palazzo Filippini.
Dal 22 febbraio al 7 marzo 2019. Saloni espositivi del Foyer dedicati all’arte contemporanea – Rassegna Opera al Centro. Teatro Vittorio Emanuele di Messina.
Dal 3 al 28 giugno 2019. Palazzo del Governo – Biblioteca Museo Elio Vittorini (Ortigia) Siracusa.
Dal 14 gennaio al 10 febbraio 2020 – Complesso Storico-Monumentale San Severo al Pendino di Napoli.