Al commovente grido di ‘Viva Maria’, sono sempre state legate le grandi rivolte di rinascita del popolo messinese, martoriato da calamità naturali e dalle varie dominazioni. La patrona della città è sempre stata un riferimento importante per Messina e i suoi cittadini che, da sempre, ne sono fedeli devoti. La storia narra di un incontro avvenuto tra la Vergine Maria e una delegazione di messinesi che, nell’anno 42, si recò in Palestina, accompagnata da san Paolo che, in quel periodo, predicava il Vangelo convertendo i messinesi nella città dello Stretto. La delegazione di ‘ambasciatori’ messinesi portò alla Vergine una missiva, nella quale la popolazione chiedeva aiuto e protezione alla madre di Cristo. Amorevolmente, questi furono accolti da Maria che consegnò loro una lettera arrotolata in una ciocca dei suoi capelli, scritta in ebraico, nella quale Maria avrebbe assicurato la sua perpetua protezione al popolo messinese. Da questo episodio nacque l’appellativo della ‘Matri a Littra’. Così, terminava la lettera… “Vos et ipsam civitatem benedicimus” ovvero “Benedico voi e la vostra città”. Questa scritta, in lettere di marmo, orgoglio dei messinesi, capeggia nella stele a Lei dedicata, che troviamo collocata all’entrata del porto di Messina, la stessa diviene ‘attrazione’ per tutti quei turisti che, giornalmente, approdano con le navi da trasporto e da crociera.
Eccovi, di seguito, il testo dell’importante manoscritto:
Maria Vergine figlia di Gioacchino,
umilissima serva di Dio,
Madre di Gesù crocifisso,
della tribù di Giuda,
della stirpe di Davide,
salute a tutti i Messinesi
e benedizione di Dio Padre Onnipotente.
Ci consta per pubblico strumento che voi tutti con fede grande
avete a noi spedito Legati e Ambasciatori,
confessando che il Nostro Figlio,
generato da Dio sia Dio e uomo
e che dopo la sua resurrezione salì al cielo:
avendo voi conosciuta la via della verità
per mezzo della predicazione di Paolo apostolo eletto
per la qual cosa BENEDICIAMO VOI E LA VOSTRA CITTÀ
della quale NOI vogliamo essere perpetua protettrice.
da Gerusalemme 3 giugno anno 42 di Nostro Figlio. Indizione 1 luna XXVII