La seconda ondata della pandemia del Covid-19 ‘torna’ a fare paura e continua il tributo dei medici, infermieri, OSS, ausiliari e del personale del 118, la ‘prima linea’ della nostra Sanità. Diciamo ‘rimane’, perché fin dalle prime battute della pandemia, è sempre stato elevatissimo. Come segno di gratitudine e di vicinanza a tutti gli operatori sanitari, impegnati in prima linea a combattere con instancabile perizia il Covid-19 e a salvare vite umane, il poeta Rosario La Greca di Brolo (Messina) ha voluto dedicare la lirica dal titolo Siete la luce nella tempesta. Un’opera che vuole essere un sentito ringraziamento, per il grande impegno profuso, la tenacia e la dedizione, in questa difficile missione quotidiana al servizio di tutti i cittadini. Ecco il testo della lirica:
Siete la luce nella tempesta
Il primo pensiero è rivolto a voi,
angeli dal camice bianco, orgoglio per tutti noi.
Siete la luce che nella tempesta
infonde coraggio, dona
conforto e ridesta
la speranza che andrà tutto bene.
Un bagliore di luce nelle corsie strapiene,
una missione in prima linea d’instancabile perizia,
per sconfiggere un
nemico invisibile, che con dovizia
si spande come un flagello nell’universo.
Non c’è giorno, sera,
notte, non c’è verso,
con la maschera sul viso di cloro intriso,
la tuta di protezione e l’impegno condiviso da tutti gli “angeli”,
che in trincea lottano
con tenacia, perseveranza e coraggio sovrumano.
A voi, operatori sanitari, anche del 118,
l’infinita gratitudine, l’affetto, la vicinanza, per ogni vita
salvata, a disprezzo del pericolo incorso.
Siete e resterete la linfa vitale nel decorso della sofferenza,
che alleviate con amore,
una missione che vi fa tanto onore.
Non vi lasceremo soli, al vostro fianco saremo,
insieme, angeli discesi dal cielo, ce la faremo.
di Rosario La Greca – Brolo