Ho perso un’altra alba
in questo giorno piatto,
che nulla mi ha portato,
niente mi ha detto.
Si è presentato con un caffè
macchiato
e un mazzetto di viole smorte.
Son cadute le foglie.
E io cerco me stesso
in un cofanetto argentato, deluso
dall’abbandono gratuito e netto,
incerto.
La poesia vagheggia ignara.
In un attimo di distrazione
l’ispirazione è finita.
Son cadute le foglie.
La ghianda alletta il cinghiale e la gazza.
Le ombre serali di querce secolari
sfilano nel desolato sentiero.
Son cadute le foglie.
Un rigagnolo d’acqua scorre
in un solco scosceso,
passe-partout sotto lo zerbino
di foglie rimaste in un pigiama deserto.
Poesia inedita di @ Pasquale Ermio