La Cucina

Mi dicono che non s’invecchia proprio
mai chi è a tavola per mangiare,
Il buon cibo, caldo o anche freddo
Dipende la stagione fa sognare.

Ci porta nel Persepoli antica
Dove il mangiare diventa serio,
Si mangia quando si discute quella
Arte del governare un imperio.

O forse tranne il cibo glorioso
Che si è presentato nella cena
Di quel dramma d’amore dov’è Gesù
Ha dato se stesso in quella scena.

Dell’Eucaristia davanti ai suoi
Così ragiona il sommo amore,
Senza limiti e scuse forzate
Ama silenzioso non fa clamore.

La cucina non è la cruciverba
Dell’invadente e l’incontrollato,
Che si trasforma in Giuda o meno
Di un’Erode, Caifa o Pilato.

La cucina è la celebrazione
Dell’infinita, bella intimità,
Che crea spazi e guarisce cuori
Con gesti dettagliati di carità.

Non può non ti vuole bene l’invito
Di chi t’invita a mangiare con lui,
Apprezzi questo gesto dignitoso
Pensa alla sua stima, mai altrui!

di Fra Mario Attard