Dopo la preghiera tanto sentita
Tu, fiore, dalla terra isolata,
la tua apertura insistita
e con la bellezza gratificata.
Ora mi stai facendo l’occhiolino
Chissà perché mi fai così ancora?
Forse pensi che sono un bambino
Non cresciuto? E se no quant’è l’ora?
Ma no, o fiore mio, il silenzio
Nella terra dominante rispecchia,
Quel compiacimento tanto scoccante.
Gridi, o fiore mio, ti licenzio
Dal lusso insensibile che invecchia,
Spargi la pace, o fiore sbocciante!
di Fra Mario Attard