Quando sono al convento
E non vado a lavorar,
Viene il gioioso pensiero
Di veramente riposar.
Allora dormo, rilasso
Per prendere energia,
Appunto all’ospedale
Quant’impegno, mamma mia.
Per incoraggiarmi apro
Con gioia il congelatore,
Lì, davanti ai miei occhi
La preda del cacciatore.
È la famosa granita
Che ci fa fra Agostino,
Che è buona e gustosa
Suo sapore divino.
Questa granita semplice
Sempre mi apre la bocca,
È cosi bella, soave
Ebbene chi non la tocca?
O granita benedetta,
Ti mangio con tanta fede,
Sapendo che il tuo gusto
Mi fa di Dio l’erede.
Perché trasmetti amore
Carità, generosità,
Pazienza, mansuetudine
Bontà del cuore, umiltà.
Sopratutto, ti ha fatta
Un amico non abate,
Nel suo prezioso tempo
Santa granita del frate.
di Fra Mario Attard