Tante lacrime versate
Nel lutto e nel silenzio,
Le sue grida d’angoscia
Che sofferenza il vizio.
Eppure lei lo sostiene
Perché sa le intime ferite,
Di quell’amore che resta
Nel fango da cento vite.
Fa crescere i suoi figli
Lotta per sopravvivere,
Crede che tutto è possibile
Oh, staremo a vedere.
Continuano le battaglie
Non si contano i giorni,
Lei prega, sta in ginocchio
Aumentano i bisogni.
Sta capendo una cosa
Che si vive il presente,
Perché in esso esiste
La speranza più cosciente.
Che da sola lei non è mai
Il Signore la provvede,
la presenza confortante
Che la sostiene in fede.
L’accetta spontaneamente
L’aiuta in quello stato,
Vedi com’è tranquilla
La moglie del carcerato.
di Fra Mario Attard