Gli ha sbattuto la porta in faccia
L’ha considerato un nemico,
Era tanto affettuoso
Aveva il cuore di un amico.
L’accompagnava con grande amore
Con tenerezza l’ha supportata,
Poi, con quella rabbia cattiva
L’ha condannato, che insensata!
Ma questo colpo veemente di male
Anche se ha afflitto il suo cuore,
Certamente non si dà per vinto
Continua ad amare, non muore.
È nel perdono che si trova pace
Fino a che la tempesta si calmerà,
E quando il sole così nascosto
Uscirà, certo gli sorriderà.
O Gesù, tu sei il sole mio
Da te imparo come vivere,
Tu mi spingi ad amare tanto
Quando sembra impossibile.
Dopotutto tu sei Iddio
Non spiritualità antiquata,
Che ella sa solo comandare
E non ti fa sentire amata.
Ora che la bomba è scoppiata
Da queste rovine cosa resta?
Se non l’impegno di condividere
Dal cuore e non solo dalla testa?
di Fra Mario Attard