Una volta, dopo una telefonata di trenta minuti circa, un amico, un vero amico di fatti e non di parole che si perdono facilmente nel nulla perché sono fiumi di menzogne, mi ha detto: “C’è un solo Padre! E noi siamo tutti fratelli!”. L’intensità con cui questo vecchio amico mi ha espresso queste semplicissime, ma al tempo stesso profondissime parole, mi ha incollato con lo Spirito Santo, per ascoltarlo a imparare, a pregare e a commemorare, tramite la mia vita vissuta, questa grandissima realtà. Uno è nostro Padre! Ossia, quello che è in celo! Ecco perché lo chiamiamo e lo invochiamo forte forte e con grande cuore: Padre Nostro! Lui è nostro Padre perché ci ha creati! Lui è nostro Padre perché dopo aver fatto la nostra cosa, invece di abbandonarci alla nostra scelta e confusa sorte e, soprattutto, condannarci, ha mandato Gesù, Suo Figlio Unigenito e Nostro Grande Fratello, che ci ha salvati!
Poi, siccome Gesù è presente in ciascuno di noi, anche perché tutti noi siamo creati e salvati dal Padre attraverso Gesù, Nostro Grande Fratello, allora ogni uomo e donna, bambino e bambina, ragazzino e ragazzina, anziano e anziana, incluso il bambino e la bambina nel grembo di sua madre, è mio fratello e mia sorella! E se io, con la grazia divina, collaboro con essa e amo Dio, mio e nostro Padre, e il Suo Figlio e Nostro Grande Fratello Gesù, negli uomini, siano quelli che siano, sarò certamente la persona più felice del mondo e dell’universo! Com’è semplice questo pensiero, ma com’è grande! Ed è tanto grande che se lo metto in pratica vivo già ora nella infinita realtà del Paradiso, che è l’eterno abbraccio del Padre Misericordioso tramite il Suo Paterno Viso! Ragazzi! Che telefonata, eh?
di Fra Mario Attard