Shakespeare, quale la misura per giudicare gli uomini?

Nel dramma ‘Misura per misura’ di William Shakespeare sono tanti i temi dominanti. Primo fra tutti il contrasto tra la giustizia e l’ingiustizia e poi ancora il sesso e la corruzione che contaminano tutti gli uomini. Angelo, un fedele servitore del Duca di Vienna, si mostra integerrimo e severo applicatore della legge ma, una volta raggiunto il potere di vice- duca, che gli viene conferito dal Duca che, preoccupato per l’immoralità dei cittadini preferisce farsi da parte e osservare quello che accade sotto le spoglie di un frate, trasgredisce anche lui dimentico delle virtù e del compito che gli è stato assegnato. E lo fa perché trascinato nelle spire del sesso, dell’amore trasgressivo, come Claudio, reo di avere fatto l’amore con una vergine. A Claudio il vice-duca vuole comminare la pena di morte a meno che Isabella, sorella del giovane, novizia destinata a prendere i voti, di cui si è innamorato, non gli si conceda. La misura del giudizio di Angelo appare del tutto iniqua perché dovrebbe applicarla, in uguale misura, a sé stesso reo della medesima colpa. Sarà il buon Duca di Vienna, rientrato nelle sue vesti, a riportare ordine e giustizia nel ducato, perdonando e inducendo alla riflessione tutti. La dark comedy, che rende puro godimento all’anima, ripropone temi assai moderni e coinvolgenti che Shakespeare ha sentito ben più di quattrocento anni fa.

di Domenica Timpano