Davanti all’inaspettato

Nella vita accadono cose chissà perché devono succedere. Non è per niente facile attraversare delle brutte e inaspettate esperienze. È ovvio che l’inatteso fa sempre peso! E, direi, anche crea paura, specialmente quando sono coinvolte persone a cui vogliamo un mondo di bene! Il grande scrittore, poeta e blogger brasiliano, Paolo Coelho, scrive: “Riusciamo a comprendere il miracolo della vita solo quando lasciamo che l’inatteso accada. Ma com’è possibile che, in una esperienza assai brutta, che c’è il miracolo della vita? Come mai nel brutto c’è sempre il bello, anche se è ben nascosto in qualche punto remoto?”. Personalmente, credo che prima dobbiamo vedere dove sono le nostre vere priorità esistenziali. Innanzitutto, come dice il famoso imperatore romano e perlopiù filosofo storico, Marco Aurelio, nelle sue Meditazioni, nella vita dobbiamo cominciare sempre da capo: “Quando ti alzi la mattina, ricorda quale prezioso privilegio è essere vivi: respirare, pensare, provare gioia e amare. La vita ci insegna di apprezzare le cose più insignificanti e dargli proprio il loro giusto peso. Forse ci dimentichiamo che l’apprezzamento ci apre al vivere pienamente il momento presente con maggior intensità”.

Allora, quando ci accadono cose brutte non cerchiamo la via di fuga, ma cerchiamo, con tanta calma, di vedere la via in avanti. Una delle cose assai importanti quando attraversiamo una brutta e inaspettata esperienza è quella di mostrare solidarietà. Nel contesto della Giornata Mondiale delle Malattie, nel suo discorso dopo l’Angelus di domenica 2021, papa Francesco disse così: “Nel caso delle malattie rare è più che mai importante la rete di solidarietà tra i familiari, favorita da queste associazioni. Essa aiuta a non sentirsi soli e a scambiarsi esperienze e consigli. Incoraggio le iniziative che sostengono la ricerca e la cura, ed esprimo la mia vicinanza ai malati, alle famiglie, ma specialmente ai bambini. Stare vicino ai bambini malati, i bambini che soffrono, pregare per loro, fare sentire loro la carezza dell’amore di Dio, la tenerezza… Curare i bambini con la preghiera, pure… Quando ci sono queste malattie che non si sa cosa siano o c’è un pronostico un po’ brutto, preghiamo per tutte le persone che hanno queste malattie rare, specialmente preghiamo per i bambini che soffrono”. Da questo brevissimo, ma interessantissimo appello del papa aiutiamoci a vicenda con la preghiera e la solidarietà, principalmente di fronte a esperienze difficili e inaspettate che la vita ci offre.

di Fra Mario Attard