Questo è lo Stretto di Messina, lì in fondo dovrebbe sorgere il ponte… se mai lo costruiranno!

Questa striscia di mare, di una bellezza unica, divide la Sicilia dalla costa calabra. Divide dall’Italia. Separa un ‘mondo’ ricco di intelligenze e cultura che rimane dimenticato se non negato, da molti. Questa striscia di mare è diventata oggetto di disputa tra le forze politiche. Tra quelle che reclamano la costruzione del ponte e quelli che, invocando interessi paesaggistici o non ritenendo la costruzione del ponte una priorità, pongono il veto alla sua costruzione. In riva allo Stretto, si vive il dilemma. Bello il panorama di cui si gode, ma non si vive di bellezze paesaggistiche che non servono, se non sapientemente sfruttate, per risollevare le sorti di chi è costretto a ‘emigrare’. Messina si sta spopolando. Lo dicono le statistiche. Si sta spopolando di giovani che non trovano lavoro. Perché il lavoro al Sud non si crea. Lentamente, ma inesorabilmente, sta diventando una città di anziani, condannati a soffrire per la lontananza dei figli. Le speranze di un futuro ricco e dinamico sono svanite tutte. Altre sono le priorità che, dagli anni ‘50 a oggi, hanno trovato parziale adempimento. In attesa che si completino le ‘altre priorità’, si trascura, non si prende in considerazione un’opera faraonica che rappresenterebbe un volano per la vita dell’intera Sicilia e che darebbe lavoro a migliaia di persone, che convoglierebbe sulla Sicilia l’attenzione del mondo intero.

di Domenica Timpano