Dal venerdì 12 maggio fino al giovedì 16 maggio 2023 ho avuto la grazia di visitare la Polonia. Questa bellissima e benedetta terra è il luogo dove vivevano grandi santi come papa san Giovanni Paolo II, san Massimiliano Maria Kolbe, il beato cappuccino Onorato Koźmiński e, sicuramente, la grandissima e dolcissima santa Faustina. Personalmente, mi sento polacco in spirito. Ci sono ragioni ben precise per questo. Prima di tutto, il mio compleanno, che cade il 26 agosto, stesso giorno della Festa della Madonna di Częstochowa, la Regina della Polonia, poi, il 25 agosto, il compleanno di santa Faustina, che è il giorno di matrimonio di mio papà e mia mamma, infine, quando ho subito l’attacco di cuore era di venerdì, alle ore 3 del pomeriggio, stessa ora della Divina Misericordia, e due dottoresse, che mi hanno aiutato parecchio per superare questa durissima prova della mia salute, quando erano bambine, papa Wojtyla, durante la sua prima visita pastorale a Malta nel 1990, le prese nelle sue mani. Dunque, la Polonia è ben incarnata nel mio cuore. L’esperienza di quatto giorni che ho fatto lì è stata commovente e, al tempo stesso, una sfida gioiosa. Mi sono stupito molto quando sono entrato nella Chiesa di Pruszkow, dedicata a San Casimiro, che fu costruita nel 1936, quattro anni prima della Seconda Guerra Mondiale. Essa contiene tre altari e ha due torri. Intorno al suo grazioso terreno paesaggistico, ci sono una grotta con la statua della Vergine Maria e un’altra di papa San Giovanni Paolo II. L’edificio è meravigliosamente fresco in piena estate. Sull’altare laterale, ho visto la reliquia di don Michele Sopoćko, direttore spirituale di santa Faustina Kowalska. A quel punto, ho capito che ero nel posto giusto. Un’altra cosa che mi ha toccato tantissimo il cuore e mi ha fatto piangere è stata la litania cantata della Madonna in Polacco. Il nome polacco della litania lauretana è Litania Loretańska śpiewana. Su YouTube potete seguire questo bellissimo clip: Litania Loretańska śpiewana, wyk. Anna Dolina-Kucharzak, Wojciech Karasek. Questo clip è bellissimo.
Un’altra esperienza che mi ha toccato il cuore è stata la messa e l’incontro con una comunità di persone che soffrono di problemi mentali. È stato meraviglioso condividere l’eucaristia insieme e anche un momento di fraternità. Chissà se in futuro potremo fare dei seminari spirituali per questa comunità in Polonia? Lì ho imparato molto la bellezza della condivisione che promana da un cuore aperto, generoso, affabile e tenero, cioè la grandissima forza dell’amore fraterno. Infine, voglio anche sottolineare la potenza della Divina Misericordia. La mia visita sia a Rybno, dove c’è la comunità delle suore serve della Divina Misericordia che pregano tantissimo per la misericordia di Dio sul mondo, in particolar modo sui sacerdoti e le persone consacrate, e anche a Łagiewniki, il Santuario della Divina Misericordia dov’è sepolta santa Faustina. Entrambi i momenti sono stati salienti e forti del mio cammino spirituale. Lì, ho esperimentato che cosa significa vivere la misericordia nell’offerta della sofferenza congiunta con la sofferenza di Gesù per la salvezza del mondo. Inoltre, ho anche fatto esperienza di propagatore della Divina Misericordia nel darla come preghiera, nel sacramento della riconciliazione e nel modo di comportarsi con gli altri. Come non posso ricordare la bellissima esperienza che ho avuto sul treno da Cracovia a Varsavia quando, per una mamma e sua figlia di due anni, davvero un angioletto bellissimo scivolato dal cielo, mi sono sentito come un padre di famiglia perché ho aiutato questa giovane mamma a fare felice una bambina vivacissima? Era bellissimo quando questa bambina prese i due lati del mio cingolo del saio cappuccino e l’ha usato come fa il fantino durante la gara. Ovviamente, io ero il cavallo o il cavallone che trottava in avanti. Come si è divertita la bimba! Non mi dimentico mai il calorosissimo “Dziękuję!” (Grazie!) che mi disse la mamma quando siamo arrivati alla Stazione Warzawa Zachodnia, mentre avevo in mano i suoi bagagli per darle una mano.
Non tutto fu rose in Polonia. Incontrai persone che resistevano la parola di Dio, la preghiera, la medaglia miracolosa e, persino, di darmi un basico saluto umano dal cuore. Nonostante tutto ciò, e forse anche per questo motivo, la mia esperienza in Polonia rimarrà un’esperienza stupenda di umanità, solidarietà, fraternità e perdono. Infatti, questa esperienza straordinaria mi ha fatto ricordare quattro proverbi polacchi assai profondi sull’amicizia: ‘Najmniejsza Przyjaźń Nie Zawadzi’ (Anche la più piccola amicizia non fa male); ‘Prawdziwych Przyjaciół poznaje się w biedzie’ (Un vero amico conosce il problema); ‘Przyjaźń Bez Zaufania Nic Nie Warta’ (Amicizia senza fiducia non vale nulla); ‘Przyjaźń Szczera Nie Umiera’ (Amicizia sincera non muore). Come sei bella e benedetta, carissima terra della Polonia, la mia terra d’adozione!
di Fra Mario Attard