Due principi nefasti che guidano l’uomo

Due principi nefasti guidano l’uomo. Il primo lo sintetizza Torquato Tasso, nell’Aminta: S’ei piace, ei lice. È lecito tutto ciò che piace. L’uomo, quindi, in base a questo principio, può fare tutto ciò che vuole in piena e assoluta libertà, ‘fregandosene’ degli altri, cogliendo tutte le occasioni per godere egoisticamente. Questa ideologia è stata ripresa da Marcuse che vedeva nel progresso tecnologico, nelle macchine, una liberazione dell’uomo dalla fatica del lavoro e, quindi, un tempo libero per raggiungere il piacere, la felicità. L’altro principio che si affianca, è questo: “Se posso è lecito”. La Storia, purtroppo, è stata attraversata da questo principio. La potenza è data dalla forza. “Si vis pacem, para bellum”, “Se vuoi la pace prepara la guerra”. L’Impero Romano si basava sulla ‘forza’: “Vim vi repellere licet!”, “È lecito respingere la forza con la forza!”. La Rivoluzione francese si basava sulla forza della ragione che doveva guidare e illuminare (Illuminismo) l’uomo per raggiungere la felicità. “Libertà, Uguaglianza, Fraternità”: queste erano le parole magiche. Ma la suddetta Rivoluzione è sfociata nel Terrorismo e nella ghigliottina e, quindi, nel trionfo della forza. Così è stato, purtroppo per tutte le guerre passate e recenti. I vincitori della Seconda Guerra Mondiale si attribuirono il ruolo, con l’istituzione dell’ONU, di sentinelle della pace nel mondo, ma questa istituzione è fallita! Gli Stati uniti hanno coniato il motto: “La mia fiducia è in Dio”: lo scrisse, però, nel Dollaro che divenne dio! Oggi, purtroppo, prevale la ragione della forza e di Mammona, del dio denaro! “Non c’è – come afferma papa Francesco – al centro, l’uomo ma il ‘Mercato’!”. Dovrebbe, invece, prevalere la forza della “Ragione del cuore!” – al dire del Pascal – per costruire la tanto auspicata ‘Civiltà dell’Amore’.

di Alfonso Saya