Morti sul lavoro: Una strage che bisogna evitare

Uno dei dati emersi nella relazione del presidente della Corte d’Appello, in occasione della recente inaugurazione dell’anno giudiziario presso il Tribunale di Messina, è che, nel 2019, si è registrato, nell’area metropolitana peloritana, un incremento degli infortuni sul lavoro di ben l’800% rispetto all’anno precedente.È un dato che deve fare riflettere – sostiene Franco De Domenico, deputato regionale del partito democratico –, perché spesso ci occupiamo di lavoro, del lavoro che si perde, del lavoro che non c’è, ma si finisce col trascurare il tema fondamentale della sicurezza sui luoghi di lavoro. E, invece, sui luoghi di lavoro e mentre si lavora si continua a morire, e credo che non non ci si possa rassegnare al pensiero che ancora oggi, nel 2020, uomini e donne possano perdere la vita lavorando.

Né ci si può rassegnare all’idea che nella nostra Provincia i rischi sul lavoro siano ancora più alti del resto d’Italia. Eppure, i riscontri statistici sono inconfutabili e quella degli incidenti sul lavoro sembra assumere i tratti di una vera e propria emergenza per il territorio dell’area metropolitana di Messina, colpita nel novembre scorso, in ultimo, dalla tragedia provocata dall’esplosione di una fabbrica di fuochi d’artificio nella Città di Barcellona Pozzo di Gotto. Le ultime rilevazioni statistiche effettuate e rese note dall’INAIL hanno registrato un incremento costante degli infortuni gravi e mortali in Sicilia laddove si sono registrate 2.020 denunce di infortunio nel solo mese di settembre 2019, a fronte delle 1.857 nello stesso periodo del 2018. Inoltre, sempre dai dati INAIL emerge che i casi di incidenti mortali in Sicilia sono passati dai 49 del periodo gennaio-settembre 2018, ai 56 registrati nel medesimo lasso di tempo del 2019, ma anche nel resto del Paese il trend sembra essere il medesimo, infatti, nell’ultimo triennio si sono registrati 3.180 decessi sui luoghi di lavoro in Italia, con una tendenza all’aumento che ha registrato 1.018 vittime, nel 2016, 1.029 nel 2017 e 1.133, nel 2018.

Queste vittime impongono una maggiore vigilanza sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, ma soprattutto sul lavoro nero, che spesso si accompagna – continua De Domenico – all’assenza dei requisiti minimi di sicurezza, rappresentando una delle principali cause della tendenza all’aumento degli incidenti e delle morti sul lavoro, che la protratta crisi economica, soprattutto quella del settore edilizio, sembra avere aggravato. Ho presentato, pertanto, una interrogazione all’assessore alla Famiglia, alle Politiche Sociali e del Lavoro, prof. Antonio Scavone – conclude De Domenico – invitandolo a riferire nella commissione legislativa di merito su quali tempestivi provvedimenti intenda assumere l’Assessorato al fine fronteggiare efficacemente questa autentica situazione di emergenza che interessa l’area metropolitana di Messina e l’intera Regione e su quali siano le strategie di contrasto del lavoro nero e delle carenze di strumenti di sicurezza sui luoghi di lavoro, e, allo stesso tempo, immaginare un sistema di premialità per quelle imprese che, invece, investono in sicurezza”.