Alfonso Signorini, conduttore del Grande Fratello Vip – reality in onda lunedì sera su Canale 5 – per aver dichiarato che “noi siamo contrari all’aborto in ogni sua forma” è stato oggetto di attacchi frontali, per cui la stessa Endemol Shine, società produttrice della trasmissione presa dall’ansia di non subire l’onda di una così furente ostilità verso Signorini, è arrivata a sostenere che l’aborto “è un diritto di ogni donna sancito dal nostro ordinamento”, argomento subito sposato dalle note giuriste Selvaggia Lucarelli, Fiorella Mannoia e Anna Foglietta, anche se non è stato mai definito tale dalla legge 194. Solidarietà e vicinanza a Signorini è stata, invece, espressa dal Movimento per la Vita: “Nel tempo in cui la libertà di espressione sembra essere richiesta solo da alcuni gruppi e riservata ad alcune questioni è difficile esprimersi contro l’aborto – ha detto la presidente, Marina Casini Bandini –, riconoscere che ogni vita è degna di essere vissuta e che il concepito è un essere umano, il più fragile e più indifeso”. Addirittura, si è anche censurato il giuramento di Ippocrate “Non somministrerò ad alcuno, neppure se richiesto, un farmaco mortale, né suggerirò un tale consiglio; similmente, a nessuna donna io darò un medicinale abortivo, per cui i giovani medici non ne trovano più alcuna traccia”. Mentre il problema dell’aborto va affrontato comparandolo con quello dell’adozione, che come partito abbiamo deciso di affrontare. Al fianco di Signorini, sono scesi Giorgia Meloni (sbalordita che “questa aggressione” provenga “dagli stessi che si ergono a paladini del rispetto e dei diritti”) e Mario Adinolfi (“l’idea pro life deve avere diritto di cittadinanza”). Il tema è molto serio e, certamente, non può essere espresso in poche battute. Per questo, verrà organizzato un convegno nel prossimo mese di gennaio dove verranno affrontati le questioni scaturenti dalle varie sensibilità, opinioni e diritti.
Pippo Previti, vice segretario comunale D.C.