Sono oltre 3.000 le persone attualmente positive al Covid-19 in tutta la provincia di Messina, di circa 1.387 nella sola città di Messina. Un aumento esponenziale di contagi che vede anche un aumento di ricoveri pure in reparti di terapia intensiva e anche di decessi. Un quadro allarmante che dovrebbe portare le varie autorità istituzionali a porre in essere tutte le misure immaginabili per la tutela della salute della popolazione. Il sindaco di Messina De Luca, invece, in maniera testarda, cinica e irresponsabile, conferma tutti gli eventi e concerti di piazza che porteranno ad assembramenti di massa. Ma quello che sorprende è l’assoluto silenzio del prefetto, che non solo non interviene, ma presiede incontri per coordinare interventi a supporto del regolare svolgimento di tali eventi, che potrebbero rivelarsi degli autentici focolai. Un comportamento completamente differente da quello tenuto da tanti suoi colleghi; come la signora prefetto di Agrigento che ha inviato una circolare a tutti i Comuni disponendo lo stop formale a concerti di piazza ed eventi pubblici per tutto il periodo delle festività natalizie, o il prefetto di Palermo che ha riunito il comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, per adottare, in raccordo col sindaco della città, lo stesso tipo di disposizioni. Così come d’altronde si sta facendo in tutta Italia. Non si riesce a comprendere, quindi, il comportamento tenuto dalla signora prefetto di Messina che, però, come è noto, svolge anche il ruolo delicato di commissario straordinario per il risanamento della baraccopoli della Città. E, proprio in tale funzione (che implica necessariamente uno stretto raccordo con il sindaco di Messina), ha formulato non al sindaco di Messina, ma al sindaco della Città Metropolitana, una richiesta quantomeno inusuale.
Difatti, con nota dell’1/10/2021, inviata alla Città Metropolitana, il commissario straordinario per il risanamento (che è anche il prefetto di Messina) avanza richiesta di cessione a titolo gratuito o di vasti appezzamenti di terreno siti in località Papardo di proprietà dell’Ente Città Metropolitana ex Provincia Regionale, per la destinazione di edificazione di alloggi popolari per il ricollocamento abitativo e altre strutture. Nota a cui fa seguito un ‘atto di indirizzo’ del sindaco metropolitano che dispone la cessione a titolo gratuito di un importante bene patrimoniale non del comune di Messina, ma della stessa Città Metropolitana, che è un ente con una sua autonomia di funzioni, fra cui ci pare non rientri il risanamento, e la firma di un protocollo d’intesa, che presenta aspetti che andrebbero approfonditi. Ciò non vuole significare che alla base dei ripetuti mancati interventi della signora prefetto nei confronti di certi comportamenti fuori misura e omissivi del sindaco di Messina ci siano tali tipi di rapporti di collaborazione istituzionale, e proprio per questo sarebbe opportuno che il prefetto di Messina si adeguasse a tutti i prefetti della varie Province e invitasse i sindaci, a partire da quello della città di Messina, a sospendere tutti gli eventi che possono creare assembramenti non facilmente gestibili e, durante i quali è maggiore la possibilità che si verifichino comportamenti in contrasto con le normative anti Covid. Ci sembra una richiesta quanto mai opportuna, anche perché è correlata a quanto si sta facendo in tutto il Paese, alla luce dell’aumento della diffusione dei contagi.
Gruppo di iniziativa civica “RispettoMessina”