Il progetto è più che ambizioso: portare Hyperloop, il treno ultraveloce di Elon Musk, in Italia, in Sicilia nello specifico. Così, Bibop Gresta, co-fondatore e presidente di Hyperloop Transportation Technologies (HyperloopTT), avrebbe presentato l’idea al governo Conte. Con il treno a capsule ultraveloci che sfrutta la tecnologia della levitazione magnetica passiva toccando i 1.223 chilometri l’ora, si potrà viaggiare da Roma a Milano in mezz’ora o da Palermo a Catania in 10 minuti. Nella regione dove per viaggiare da Messina a Catania, utilizzando semplicemente l’autostrada, si rischia, regolarmente, la vita a causa delle pessime condizioni dell’asfalto e dell’incapacità di gestire e mettere in sicurezza un semplice tratto stradale, è verosimile che venga sfruttata la tecnologia della lievitazione magnetica passiva per effettuare gli spostamenti? Come riportato da Fabrizio Massaro sul Corriere della Sera, Gresta, in cerca di sostegno economico e istituzionale, “ha viaggiato tra Milano e Roma per incontrare esponenti del Governo Conte. E la proposta di realizzare Hyperloop in Italia, in particolare al Sud, sarebbe piaciuta”. L’articolo del Corriere della Sera continua dicendo che Gresta tornerà in Italia per esporre la capsula a Milano dal 9 al 14 aprile. Ma torniamo a sognare e scopriamo insieme cos’è Hyperloop.
Il treno Hyperloop è il futuro della mobilità sostenibile. Simile a un aereo senza ali, è stato proposto dal visionario miliardario Elon Musk, CEO dell’azienda aerospaziale SpaceX e a capo di Tesla. Si tratta di una risposta al California High-Speed Rail System attualmente in fase di sviluppo, un treno “a proiettile” che Musk ritiene poco brillante (e che, si presume, sia uno dei più costosi e lenti al mondo). Hyperloop è un tubo dal quale viene estratta l’aria. Al suo interno, viene lanciata una capsula con dentro circa 20 o 30 persone. Le capsule/navicelle levitano e grazie ai bassissimi attriti riescono a raggiungere una velocità di circa 1.000/1.200 km/h. I passeggeri di Hyperloop viaggeranno, quindi, letteralmente all’interno di un tubo, dove la resistenza delle carrozze con l’aria è ridotta al minimo e quella con i binari annullata, poiché non c’è alcun contatto. Questo è reso possibile dall’impiego di un sistema, simile a quello della levitazione magnetica, già utilizzato da alcuni treni, ma più efficiente, sicuro ed economico.
di Sergio Lanfranchi