Bambini e adolescenti italiani non sempre dormono sonni tranquilli. Il 15% dei più piccoli, dai 3 ai 14 anni, soffre, infatti, di disturbi del sonno e questa percentuale sale addirittura al 30% tra i bimbi con meno di 3 anni. Questo determina gravi conseguenze tra cui alterazioni del comportamento, difficoltà nelle attività scolastiche, problemi di memoria e, più in generale, alterazioni del neurosviluppo. Sono questi alcuni dei dati emersi al XIII Congresso Nazionale della Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP) a Paestum, con la partecipazione di oltre 1.000 pediatri di famiglia.
“Le segnalazioni al pediatra di famiglia dei disturbi del sonno arrivano fino a tre anni dopo l’insorgenza del problema – afferma Paolo Biasci, presidente nazionale FIMP–. Questi eccessivi e frequenti ritardi diagnostici possono compromettere seriamente la salute e il benessere. A volte, infatti, le notti insonni sono la manifestazione di patologie molto gravi e pericolose. I genitori devono, quindi, imparare a non sottovalutare un aspetto fondamentale della vita dei figli e segnalare il prima possibile ogni anomalia al proprio pediatra di famiglia”.
Le notti insonni sono “un campanello d’allarme a cui prestare attenzione – sottolinea Emanuela Malorgio, coordinatrice nazionale Gruppo Studio Sonno della FIMP –. Possono essere legate a comportamenti errati da parte dei genitori al momento dell’addormentamento e durante i risvegli notturni dei bambini. Oppure, sono determinate da malattie come parasonnie, epilessie o sindrome delle gambe senza riposo. Esistono, poi, quei bambini che si muovono molto durante la notte e che al mattino si svegliano stanchi e assonnati. La diagnosi precoce e un adeguato trattamento permettono di prevenire le alterazioni dello sviluppo neurologico e psicologico del bambino”. La FIMP da oltre tre anni promuove il Progetto Buonanotte: “Stiamo progettando la realizzazione di corsi di formazione per pediatri su tutto il territorio nazionale – conclude Mattia Doria, segretario alle Attività Scientifiche della FIMP –. L’obiettivo è approfondire i temi dell’igiene del sonno e sviluppare maggiori strategie di educazione al sonno e al riconoscimento precoce dei suoi disturbi”.