La primavera è arrivata e con essa compaiono le prime zanzare. Sappiamo che questi insetti, al di là dei fastidi che danno con le loro punture, sono portatori di una serie di virus, batteri o parassiti che possono determinare malattie più o meno gravi: pensiamo alla malaria, all’infezione da virus Zika o alla febbre gialla. Viene, quindi, naturale domandarsi se le zanzare siano vettori anche del Coronavirus: è possibile che il virus si trasmetta dopo che una zanzara pizzichi un individuo infetto e, in seguito, uno sano, analogamente a ciò che succede con altre malattie? Risponde la dott.ssa Elena Azzolini della Direzione Medico Sanitaria di Humanitas.
“Anche se al momento non ci sono ancora prove scientifiche a riguardo, possiamo escludere il fatto che le zanzare siano vettore di contagio del Coronavirus. Sappiamo che questi insetti diffondono numerosi parassiti e virus, ma ce ne sono molti altri che non sono in grado di trasmettere, pensiamo al virus dell’HIV o all’Ebola. Questo è dovuto al fatto che ci sono alcuni agenti infettivi incapaci di adattarsi al loro organismo o che necessitano di un tempo di incubazione più lungo della vita stessa della zanzara. In ogni caso, anche se i Coronavirus umani, a oggi conosciuti, hanno mostrato la capacità di adattarsi, velocemente, a nuove specie, al momento non c’è alcuna evidenza scientifica di una trasmissione del Coronavirus attraverso zanzare o altri artropodi vettori. La probabilità che ciò avvenga è estremamente limitata: il virus, che si concentra, soprattutto, nelle cellule dell’apparato respiratorio e meno nel sangue, dovrebbe essere in grado di replicarsi all’interno della zanzara, albergare nelle ghiandole salivari e venire inoculato, al momento della successiva puntura, nella vascolarizzazione cutanea dell’ospite umano”.
Ed ancora, “L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) hanno sfatato sui propri siti questa possibilità di trasmissione, negli approfondimenti dedicati al Coronavirus. Per riassumere, il Coronavirus si trasmette per via diretta attraverso le goccioline di saliva emesse tossendo, starnutendo o parlando vicino a qualcun altro; per via indiretta, attraverso il contatto con superfici contaminate. Per questo, insistiamo sul corretto utilizzo di guanti e mascherine e sull’importanza dell’igiene delle mani e delle superfici con cui siamo maggiormente a contatto”. (Humanitas.it)