L’esercizio fisico negli anziani potenzia le difese immunitarie

Fare esercizio fisico, anche dolce, fa bene all’organismo di tutti e per gli anziani, in particolare, perché riduce dolori e rigidità muscolari, migliora l’umore e l’equilibrio e, di conseguenza, scongiura le cadute. Inoltre, aiuta a potenziare le difese immunitarie. In tempi di Covid-19 e di quarantena, chiusi in casa, gli over-65 possono, comunque, fare movimento: è stato sviluppato un programma di allenamento con l’aiuto di una sedia, un muro e due bottigliette d’acqua. A metterlo a punto è la SIGG, la Società Italiana di Gerontologia e Geriatria. Il programma proposto dai geriatri è composto da 16 esercizi ed è ispirato alle raccomandazioni del National Institute of Health inglese. Tra le pratiche, quelle dell’espansione del torace, della torsione del tronco, la simulazione dei movimenti della marcia, la rotazione del collo, una serie da 5 di mini squat e una di piegamenti di bicipiti o laterali. Sul sito sigg.it – in formato PDF – è possibile scaricare, gratuitamente, la guida con le immagini di tutti gli esercizi.

Basta mezz’ora al giorno per due volte a settimana, eventualmente, anche in tre sessioni da dieci minuti ciascuna per mantenersi in forma con esercizi semplici, che allenano forza e flessibilità muscolare e sono adatti a chiunque dice Raffaele Antonelli Incalzi, presidente della SIGG –. Chi può, inoltre, associ 30 minuti al giorno su una cyclette o un tapis roulant, per pedalare o camminare adattando lo sforzo al proprio grado di forma fisica”. Per Antonelli Incalzi, l’attuale pandemia da Covid-19 rappresenta “un fattore di rischio, soprattutto, per gli anziani perché sono più suscettibili alle infezioni”. “L’esercizio fisico è fondamentale per gli anziani che vivono a casa, ma anche per chi è ricoverato in RSA e, più spesso, presenta disabilità, multimorbilità e polifarmacoterapia – dice la geriatra Graziamaria Corbi, membro SIGG e del Tavolo di lavoro per la Promozione dell’Attività Fisica e la Tutela della Salute nelle Attività Sportive –, in questi pazienti, l’attività fisica – secondo programmi necessariamente personalizzati – può prevenire sia la comparsa di disabilità sia la progressione verso una disabilità grave, riducendo il rischio di cadute e migliorando i sintomi depressivi”.