Sempre più farmaci nelle case degli italiani, sette su dieci hanno avuto almeno una prescrizione, nel 2019, e tutti gli indicatori – dalle dosi giornaliere consumate alla spesa, sia privata che per il Servizio Sanitario Nazionale – sono in crescita. La fotografia annuale scattata dal rapporto OsMed dell’AIFa – che, quest’anno, è arrivato alla ventesima edizione – conferma i trend degli ultimi anni, con oltre una dose e mezza al giorno pro capite consumata. Ogni giorno – si legge nel rapporto – sono state dispensate 1.604,5 dosi di medicinali ogni 1.000 abitanti, con un aumento del +2% rispetto all’anno precedente; il 72% erogate a carico del SSN e il restante 28% acquistate, direttamente, dal cittadino. Circa 7 cittadini su 10 – spiega l’agenzia – hanno ricevuto almeno una prescrizione, il 62% tra gli uomini e il 71% tra le donne. La spesa pro capite e i consumi crescono con l’aumentare dell’età: la popolazione con più di 64 anni assorbe oltre il 60% della spesa e circa il 70% delle dosi. Per quanto riguarda la popolazione anziana, il 98% degli over 65 ha ricevuto, nel 2019, almeno una prescrizione farmacologica, senza differenze tra uomini e donne. Sono state erogate in media 7,7 sostanze diverse per utilizzatore, con un valore più basso di 6,2 registrato nella fascia di età tra 65 e 69 anni e quello più elevato di 8,8 per utilizzatore nei soggetti con età pari o superiore agli 85 anni.
Le categorie terapeutiche maggiormente prescritte sono state quella dei farmaci per l’apparato cardiovascolare, la categoria degli antimicrobici per uso sistemico e quella dei medicinali per l’apparato gastrointestinale e metabolismo. Il segno più (+) riguarda anche la spesa, con aumenti notevoli in tutte le sue componenti. Nel 2019, la spesa farmaceutica totale, pubblica e privata, è stata pari a 30,8 miliardi di euro, di cui il 76,4% rimborsato dal SSN, con un aumento sia della spesa pubblica (+5,3%) che di quella privata. Gli italiani hanno speso 5,7 miliardi di euro per i farmaci di fascia C, quelli a carico del cittadino, con un aumento del 6,6%, di cui il 53,6% per farmaci acquistati con ricetta e il 46,4% per i medicinali di automedicazione. “La variazione di quasi il 7% è preoccupante – ha commentato il direttore generale dell’AIFa, Nicola Magrini –, il fatto che, oggi, quasi un terzo della spesa sia out of pocket è una riflessione da fare”.
La spesa per i farmaci acquistati dalle strutture sanitarie pubbliche è stata pari a circa 13,5 miliardi di euro (218,94 euro pro capite) e ha registrato un forte aumento (+10,9%), anche di consumi (+5,9%), un dato che ha portato il presidente del CdA dell’AIFa, Domenico Mantoan, a ribadire la necessità di rivedere il meccanismo del tetto della spesa ospedaliera che è troppo basso. La categoria terapeutica a maggiore impatto sulla spesa farmaceutica pubblica è rappresentata dai farmaci antineoplastici e immunomodulatori (6.038 milioni di euro), all’undicesimo posto per consumi (16,5 dosi/1000 abitanti al giorno). (Ansa)