In greco, significa ‘stile di vita’, ma l’era moderna la identifica sempre di più come un periodo di privazione alimentare, caratterizzato dallo sforzo e dalla difficoltà di ottenere dei risultati in tempi, possibilmente, brevi. La parola ‘dieta’, troppo spesso, perde il suo reale significato, trasformandosi in un ‘percorso punitivo’ che non sempre, purtroppo, ha a che fare con l’informazione e il cambiamento dello stile di vita scorretto che porta gli individui a ingrassare e a usare il cibo come valvola di sfogo contro stress, preoccupazioni e insoddisfazioni. Del rapporto fra dieta e benessere, ne ha parlato la dottoressa Elisabetta Macorsini, biologa nutrizionista di Humanitas, promotrice di un approccio innovativo, olistico, che tenga conto dei desideri, degli stili di vita, dello stato di salute e della storia familiare di ciascun paziente. Parlare di nutrizione vuol dire anche rivolgersi allo stile di vita di ciascuno di noi. Uno stile di vita che deve fare i conti con la vita frenetica, il sovraccarico di impegni e il poco tempo libero a disposizione per occuparsi della propria salute, che passa anche dalle scelte che si fanno a tavola. Il mangiare di corsa e male, sommato all’assenza quasi totale di attività fisica, può intaccare la salute della persona e indurla a ricorrere a diete ‘fai da te’ che, in alcuni casi, possono addirittura peggiorare la situazione. È, a quel punto, che il rapporto con il cibo diventa conflittuale. Magari perché si è troppo impegnati per occuparsene o perché si cerca di compensare attraverso il cibo un malessere che ha origine altrove.
Il giusto percorso e gli obiettivi a lungo termine “Il percorso nutrizionale migliore sarà quello che porterà il paziente a una piena consapevolezza di come scegliere i cibi a lui più adatti e come abbinarli per perdere peso e mantenere il peso-forma nel tempo – ha proseguito l’esperta –, inoltre, gli fornirà gli strumenti per raggiungere e migliorare la salute evocando una spinta motivazionale che lo renda capace di conservare i risultati raggiunti. Obiettivo più ampio è condurre l’individuo a conquistare il piacere di prendersi cura di sé e del proprio benessere globale anche attraverso il cibo”. (Humanitas.it)