L’ipertensione arteriosa

La pressione arteriosa è uno dei parametri che permettono di monitorare lo stato di salute di una persona. Nel caso in cui tramite misurazioni si riscontrino valori superiori alla norma, si parla di ipertensione arteriosa, una patologia che causa danni all’apparato cardiovascolare e che rappresenta uno dei principali fattori di rischio per l’età adulta. L’ipertensione arteriosa è, spesso, provocata da uno stile di vita scorretto, ragione per cui intervenire per tempo può prevenire questa patologia, prima che diventi necessaria la terapia farmacologica. Ne parla la dottoressa Letizia Bertoldi, specialista dell’Unità Operativa di Cardiologia clinica e interventistica di Humanitas, che ci ha offerto alcuni consigli su come tenere sotto controllo la pressione arteriosa.

Cos’è l’ipertensione?
La pressione arteriosa è la pressione che il cuore genera con le sue contrazioni al fine di pompare e far circolare il sangue in tutto il corpo. L’ipertensione arteriosa si diagnostica con il riscontro di valori di pressione persistentemente elevati. Con il tempo, l’ipertensione danneggia l’apparato cardiovascolare, poiché fa sì che le pareti delle arterie diventino più rigide e meno elastiche e che i piccoli vasi sanguigni si restringano. L’ipertensione aumenta, quindi, la probabilità di sviluppare aterosclerosi, insufficienza renale e danneggiamento della vista, oltre che di essere soggetti a un infarto o a un ictus. A lungo termine, può provocare, inoltre, un affaticamento del cuore, che tende a ispessirsi ed essere meno efficiente. Misurata in millimetri di mercurio, la pressione arteriosa si esamina attraverso due valori, la sistolica e la diastolica. La pressione sistolica, anche chiamata ‘massima’, è la pressione esercitata dal cuore quando si contrae e pompa il sangue nelle arterie. Il valore ideale della sistolica non dovrebbe superare i 130 mmHg. La pressione diastolica, anche chiamata ‘minima’, è la pressione che si misura tra due contrazioni, nella fase in cui il cuore si riempie di sangue in preparazione allo sforzo successivo. Si considera ottimale una pressione diastolica che non superi gli 85 mmHg. La pressione arteriosa non è costante, ma varia in base alle attività; aumenta, per esempio, con lo sforzo fisico o negli stati di agitazione. Per questo, si consigliano, soprattutto dopo i 35 anni (o anche prima nel caso in cui in famiglia ci siano casi di ipertensione), controlli periodici, da svolgere almeno due volte l’anno, attraverso cui è possibile individuare precocemente un’alterazione significativa dei valori di pressione. L’ipertensione arteriosa, infatti, potrebbe non provocare alcun sintomo. Con i controlli seriati, è possibile identificare anche la pre-ipertensione, una condizione che preannuncia un possibile sviluppo futuro della patologia, ma durante la quale si può ancora intervenire tramite un cambiamento dello stile di vita. Ci si muove in questo campo quando la sistolica si trova fra 130 e 139 mmHg e la diastolica tra 85 e 89 mmHg. Si parla, invece, di ipertensione arteriosa nel caso in cui si la sistolica superi i 140 mmHg e la diastolica i 90 mmHg.

Come si previene?
Lo stile di vita è un alleato fondamentale per limitare il rischio cardiovascolare e, quindi, anche la possibilità di sviluppare l’ipertensione arteriosa. Esistono diverse aree su cui si può intervenire: L’alimentazione. Cambiare la propria dieta può significare miglioramenti importanti: in particolare, limitare l’uso del sale, assumere molta frutta e verdura, e limitare il consumo di alcool e caffè sono tutti alleati di una pressione arteriosa nella norma. Si stima, per esempio, che una diminuzione di 5 grammi nel consumo quotidiano di sale possa indurre la pressione a un abbassamento di 5 mmHg. Tenere sotto controllo il peso. I soggetti sovrappeso e obesi hanno una maggior probabilità di sviluppare l’ipertensione: più il peso aumenta più il cuore ha bisogno di pompare con una pressione maggiore per raggiungere tutti i tessuti. Praticare attività fisica. Il movimento svolto con regolarità, anche di moderata intensità, contribuisce a una pressione regolare. Prendersi cura della salute psicologica. Stati di stress e di preoccupazione, soprattutto se prolungati o frequenti, incidono, negativamente, sulla pressione arteriosa. Non fumare.

Come si cura l’ipertensione?                                           
Qualora i valori di pressione arteriosa dovessero persistere elevati (sistolica superiore a 140 mmHg o diastolica superiore a 90 mmHg), nonostante gli accorgimenti sul miglioramento dello stile di vita sopra elencati, si renderà necessario intraprendere un percorso di cura più approfondito. In seguito a una visita cardiologica e agli accertamenti strumentali suggeriti dallo specialista, verrà intrapresa una terapia farmacologica per il controllo dei valori di pressione arteriosa. (Humanitas.it)