Quando il caldo comincia a farsi sentire, l’aria condizionata fa la sua comparsa. Che sia nei mezzi pubblici, in ufficio o nel proprio appartamento, il suo utilizzo può dare un po’ di sollievo dalla calura estiva. Alcune persone, però, la considerano la causa di malesseri scheletrico-muscolari, come il famoso ‘colpo della strega’: viene da domandarsi, quindi, se effettivamente l’aria condizionata faccia male alla salute. Ne parla il dottor Michele Lagioia, direttore medico sanitario di Humanitas.
L’aria condizionata non è un pericolo
“Di per sé, l’aria condizionata non rappresenta un pericolo per la nostra salute. È importante metterlo in chiaro, anche se questo non significa che stare a contatto diretto col bocchettone dell’aria condizionata sia una scelta per così dire ‘salutare’. Quando fa particolarmente caldo, l’aria condizionata può essere un alleato contro le ondate di calore, molto pericolose per gli individui più fragili, come i bambini o gli anziani, o ancora per gli adulti con problemi cardio-respiratori. Ovviamente, l’impianto deve essere correttamente funzionante, così come le sue componenti devono essere in ottime condizioni: questo perché, in caso contrario, il condizionatore può trasformarsi in un’oasi batteriologica dovuta all’umidità. Un impianto funzionante, tra le altre cose, può ridurre la penetrazione di inquinanti esterni all’interno dell’abitazione o dell’ufficio, e i filtri presenti possono ridurre la presenza di polveri, pulviscolo atmosferico, microbi trasportati dall’aria, con buoni riscontri in caso di asma o allergia. Poi, c’è chi imputa il mal di schiena e il cosiddetto ‘colpo della strega’ all’aria condizionata o meglio all’abbassamento delle temperature che essa produce. Anche qui, finora non ci sono stati studi a dimostrare che i malesseri muscolari siano collegati all’abbassamento delle temperature. Certo è, infine, che l’aria condizionata non faccia bene al nostro pianeta. Infatti, aumenta le emissioni di inquinanti atmosferici, peggiorando la qualità dell’aria e, ovviamente, consumando troppa energia”. (Humanitas.it)