In autunno, tra i frutti di stagione c’è anche il Nergi: un frutto simile al kiwima delle dimensioni più vicine a quelle dell’uva. ‘Nergi’ deriva da ‘energy’ ed è un superfood ricco di vitamine e fibre, un toccasana per il benessere dell’organismo nel periodo autunnale. Ne parliamo con la dottoressa Elisabetta Macorsini, biologa nutrizionista di Humanitas Mater Domini e di Humanitas Medical Care di Arese.
Cos’è il nergi?
“Il nergi è un piccolo frutto originario dell’Asia orientale, detto anche Actinidia Arguta, e che si coltiva anche in Italia, soprattutto in Piemonte. Ha le dimensioni di un chicco d’uva verde, una forma leggermente allungata e, se aperto, assomiglia al kiwi, con il quale condivide anche il sapore dolce-acidulo (non per niente è chiamato, anche, baby-kiwi). Le piccole dimensioni e la buccia edibile lo rendono un frutto estremamente versatile, da consumare in qualsiasi momento della giornata”.
Nergi: Le proprietà nutrizionali
“10 Nergi contengono circa 52 calorie e circa 80mg di vitamina C, più del doppio di arance e ribes. I nergi sono ricchissimi di polifenoli che aiutano a contrastare i radicali liberi e a combattere l’invecchiamento cellulare, ma non solo: ha un ruolo importante nel mantenere alto il livello di concentrazione, nell’abbassare lo stress e, per il suo elevato contenuto di fosforo, è consigliato ad anziani e a bambini. Il nergi è ottimo anche per l’ipertensione, grazie al ridotto contenuto di sodio, ed è un frutto privo di colesterolo e grassi saturi”.
Nergi: Grande contenuto di fibre
“Oltre a vitamine e sali minerali, il nergi è anche un concentrato di fibre. Le fibre sono un grande aiuto in caso di stitichezza o se si ha la tendenza ad avere la pancia gonfia, tirata e dolorante. Inoltre, stimolano la digestione, detossinando l’intestino, e nutrono la flora batterica, contribuendo alla salute del microbiota. Come fonte naturale di fibra, il nergi è anche altamente saziante ed è ottimo per i diabetici o in caso di sovrappeso, poiché regola i livelli di zuccheri e grassi nel sangue, e ne riduce l’assorbimento”.
Nergi: Come mangiarlo?
“Il nergi è l’ideale in ogni momento della giornata. A colazione, possiamo aggiungerlo a una coppetta di Kefir – il latte fermentato adatto a chi non tollera il lattosio – e a un cucchiaino di semi di chia. A pranzo, potrebbe essere utilizzato in un’insalata mista, magari con finocchio, avocado e melagrana. In alternativa, si può utilizzare per preparare un condimento e dare un gusto particolare alle diverse pietanze. Il nergi è ottimo anche come spuntino di metà mattina o pomeriggio: può essere consumato tranquillamente fuori casa con praticità, magari al lavoro, senza bisogno di particolari strumenti. Si può anche preparare uno smoothie, frullandoli con una pera, dello yogurt bianco, dello zenzero fresco grattugiato e un goccio di spremuta di pompelmo o di arancia così da aumentare il potere ricostituente. Infine, se con l’arrivo dell’autunno bere acqua risulta più difficoltoso, si può usare il nergi per creare dell’acqua aromatizzata”. (Humanitas)