La casa farmaceutica britannica AstraZeneca afferma che una terza dose del vaccino di sua produzione contro il covid-19 alza ‘significativamente’ il livello di anticorpi contro Omicron, stando a uno studio condotto in laboratorio. “La terza dose di richiamo del vaccino ha neutralizzato la variante Omicron a livelli simili a quelli emersi per la seconda dose contro la variante Delta”, fa sapere AstraZeneca in una nota. Novavax: a gennaio test vaccino contro Omicron. Già il prossimo gennaio, Novavax potrebbe avviare la sperimentazione di un nuovo vaccino specifico per la variante Omicron. Lo ha annunciato l’azienda americana in una nota. “Data la continua evoluzione del Coronavirus, potrebbe essere necessario lo sviluppo di un vaccino contro Omicron”, ha detto Gregory M. Glenn, presidente Ricerca e Sviluppo di Novavax. “Novavax ha clonato, espresso e caratterizzato il vaccino contro la proteina Spike di Omicron e presto entrerà nella fase di produzione in GMP. Prevediamo di iniziare gli studi clinici nel primo trimestre del 2022”, ha concluso.
Intanto, sono arrivati a 5 i vaccini contro il Covid con il via libera di AIFA a quello di Novavax per gli over 18, con un ciclo vaccinale primario di due dosi a distanza di tre settimane l’una dall’altra. “I dati disponibili, rileva la CTS di AIFA, sul vaccino Nuvaxovid – spiega AIFA – hanno mostrato una efficacia di circa il 90% nel prevenire la malattia Covid-19 sintomatica anche nella popolazione di età superiore ai 64 anni. Il profilo di sicurezza si è dimostrato positivo, con reazioni avverse prevalentemente di tipo locale”. Intanto, per fronteggiare l’avanzata di Omicron si prospetta anche l’ok all’anticipo della terza dose da 5 a 4 mesi e si inizia a discutere sulla necessità di somministrare la dose booster anche agli under 18. Questo il quadro alla vigilia della cabina di regia di domani sul fronte cure e terapie. Negli USA, la pillola anti Covid e dagli USA l’annuncio che la Food and Drug Administration americana ha dato il via libera alla pillola per il Covid di Pfizer, che diventa così il primo farmaco da poter assumere a casa contro il virus. In particolare, il nuovo vaccino Novavax, dice il presidente dell’Agenzia italiana del farmaco (AIFA), Giorgio Palù, è “un’ulteriore arma potente” per combattere il Covid, prodotto con una diversa tecnologia, con un vantaggio “rispetto ai vaccini mRna” dal momento che non ha bisogno della catena del freddo. “Sarà distribuito in un miliardo e mezzo di dosi, con il sistema Covax, nei Paesi in via di sviluppo, cosa importante” perché “c’è una necessità planetaria di vaccini” e “il virus si replica soprattutto in paesi senza protezioni”, spiega Palù. (Fonte: ANSA)