Gli integratori alimentari “non hanno una finalità di cura, prerogativa esclusiva dei farmaci, perché sono ideati e proposti per favorire nell’organismo il regolare svolgimento di specifiche funzioni o la normalità di specifici parametri funzionali o per ridurre i fattori di rischio di malattia”. Vanno, inoltre, utilizzati con cautela e diffidando dai prodotti propagandati come ‘miracolosi’ spesso presenti in canali di vendita sulla Rete. Ad affermarlo, è il Ministero della Salute che ha pubblicato un Decalogo per un loro corretto uso. Innanzitutto, si legge nel Decaologo, “l’impiego di integratori, per risultare sicuro e adatto alle specifiche esigenze individuali, deve avvenire in modo consapevole e informato sulla loro funzione e sulla valenza degli effetti svolti, senza entrare in contrasto con l’esigenza di salvaguardare abitudini alimentari e comportamenti corretti nell’ambito di uno stile di vita sano e attivo. Ricorda che una dieta varia ed equilibrata fornisce, in genere, tutte le sostanze nutritive di cui l’organismo ha bisogno”.
Ed ancora: “Ricorda che una dieta varia ed equilibrata fornisce, in genere, tutte le sostanze nutritive di cui l’organismo ha bisogno. Se intendi far uso di un integratore, accertati che gli effetti indicati in etichetta rispondano effettivamente alle tue specifiche esigenze di ottimizzazione della salute e del benessere e non superare le quantità di assunzione indicate. Leggi sempre per intero l’etichetta e presta particolare attenzione alle modalità d’uso, alle modalità di conservazione e agli ingredienti presenti, anche in considerazione di eventuali allergie o intolleranze”.
Altro avvertimento, è quello di chiedere consiglio al medico per l’uso di un integratore “se non sei in buona salute o sei in trattamento con farmaci per accertarti che non ci siano controindicazioni nella tua condizione”. Per la somministrazione di integratori ai bambini, poi, “sentire il consiglio del pediatra” e “se sei in stato di gravidanza o stai allattando è, comunque, bene sentire il medico”. Inoltre, afferma il ministero, “ricorda che un prodotto non è sicuro solo perché è ‘naturale’, ma che, anzi, proprio per il suo profilo di attività ‘fisiologica’, potrebbe determinare effetti inattesi e indesiderati in determinate condizioni”.
Il ministero ribadisce inoltre che gli integratori “sono concepiti per contribuire al benessere e non per la cura di condizioni patologiche, che vanno trattate con i farmaci”. Quanto alla dieta, “l’uso di qualunque integratore alimentare, ai fini della riduzione del peso, può avere solo un effetto secondario e accessorio per le specifiche indicazioni riportate in etichetta” e “l’eventuale impiego di integratori alimentari per le indicazioni riportate in etichetta che ne giustificano l’uso in ambito sportivo deve tenere, comunque, conto del tipo di sport praticato, della sua intensità e durata, nonché delle specifiche condizioni individuali”.
Gli integratori, come tanti altri prodotti, avverte il dicastero, oggi sono reperibili anche al di fuori dei comuni canali commerciali, quali ad esempio la rete internet: “Diffida di integratori e prodotti propagandati per proprietà ed effetti mirabolanti o come soluzioni ‘miracolose’ dei tuoi problemi”. Sul portale del Ministero della Salute sono, inoltre, presenti informazioni sui costituenti ammessi all’impiego negli integratori e il Registro, che si può consultare, in cui vengono riportati i prodotti regolarmente notificati per l’immissione sul mercato italiano.