“Vada per le 30euro da versare per partecipare a un concorso pubblico (seppur ritenga siano anche troppe), ma sborsare altre 15euro per potersi esercitare sempre alla stessa società che ha incassato le prime 30euro, NO, tutto ciò mi sa davvero di business sulla pelle dei cittadini!”. Il consigliere comunale, Libero Gioveni, avendo ricevuto diverse segnalazioni in merito a questa fase propedeutica alla prova preselettiva per il concorso a 46 posti di agenti del Corpo di Polizia Municipale, chiede l’intervento del sindaco, De Luca, e dell’assessore al ramo, Musolino, affinché chiedano spiegazioni alla ‘Ales s.r.l.’ di Cagliari, la società incaricata di procedere alla preselezione del prossimo 22 novembre.
“Al netto del fatto che già le 30euro versate per la partecipazione al concorso appaiono eccessive visto che in altre città si versano al massimo fra le 10 e le 15euro (a maggior ragione che si tratti di una selezione per soli 12 mesi) – afferma Gioveni –, non si può non stigmatizzare il modus operandi della società affidataria del servizio che, utilizzando gli indirizzi email privati dei candidati (che dovevano servire solo per comunicazioni relative alla prova preselettiva), li invita a versare ulteriori 14,99euro per poter visionare le domande e, quindi, esercitarsi. Orbene, posto che una qualsiasi società privata è libera di offrire servizi e prestazioni ai cittadini a un qualsiasi costo che ritenga opportuno – prosegue il consigliere –, di contro, ritengo parecchio inopportuno se a farlo sia la stessa società che si è già aggiudicata l’appalto! Non si possono prendere dalla gola centinaia di cittadini che affidano le loro speranze occupazionali (peraltro, temporanee) ad una prova per la quale si arrivi anche a pagare un balzello (e mi limito qui a definirlo solo ‘balzello’) di 45euro complessive – conclude Gioveni –, specie, ripeto, se a monopolizzare il tutto sia una sola società. Qua, sì, caro sindaco, che andrebbero fatti dei blitz!”.
Libero Gioveni, consigliere comunale