“Cari ragazzi, avete sollevato un problema non da poco: ‘la sicurezza scolastica’. In tanti hanno dimenticato che lo scorso anno l’anno scolastico è iniziato con mesi di ritardo, a seguito di una denuncia pubblica del sindaco De Luca, sulla mancanza dei requisiti di sicurezza degli istituiti scolastici. Oggi, da genitore mi chiedo: quanti istituti sono realmente a norma? È stato chiuso un occhio o tutti e due? A voi va il merito per aver riportato alla ribalta un problema al quale ogni genitore dovrebbe porre attenzione. Purtroppo, in tanti, troppi parlano a vanvera dei giovani e del loro futuro, cercano soluzioni per non farli scappare da una terra che non offre loro opportunità, ma alla fine restano solo chiacchiere.
Sentiamo giornalmente dire che le Amministrazioni statali e locali non hanno le risorse economiche per far fronte alle necessità giornaliere che uno Stato democratico e moderno dovrebbe garantire. Tutto questo ha una responsabilità nell’avvenuta cessione di sovranità all’Europa che decide come e quanto spendere per le nostre necessità, ne consegue che non si possono effettuare investimenti per settori vitali della nostra nazione come la Sicurezza scolastica, lo sviluppo dei posti di lavoro, fino allo smantellamento dei diritti sociali. Lo Stato italiano non può spendere per il futuro e la sicurezza dei ragazzi, ma è obbligato a salvare le banche, versando miliardi di euro, dopo che le stesse hanno truffato i risparmiatori. Qualcuno salterà dalla sedia dopo aver letto queste mie parole e saranno gli stessi perbenisti che, al riparo da qualsiasi tempesta, lasceranno a voi la navigazione in mare aperto. Lottate sempre per le vostre idee. Lottate sempre per il bene comune. Lottate anche per chi non ha il coraggio di farlo”.
Giuseppe Munaò, genitore informato dei motivi dell’occupazione