Il 24 gennaio ricorre la Giornata Internazionale degli Avvocati in pericolo, quest’anno dedicata al Pakistan, un evento di carattere internazionale, nato nel 2009, con il delicato scopo di richiamare l’attenzione delle istituzioni pubbliche e sensibilizzare la società civile sulle gravi condizioni nelle quali si trovano ad operare molti avvocati in alcuni Paesi del mondo, nei quali manca qualsivoglia presidio di garanzia democratica e i cittadini sono privati dei diritti umani. In quei Paesi, gli uomini e le donne chiamati a svolgere la professione forense sono considerati al pari dei rei solo per avere svolto il proprio dovere e lì si finisce, spesso, per far coincidere l’esercizio della nobile e doverosa funzione difensiva con la difesa del reato.
Anche il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Messina ha voluto organizzare, con l’adesione del Comitato Pari Opportunità e della Camera Penale G. Pisani, un momento di riflessione e di confronto che si terrà domani, alle ore 11.30, nell’Aula Magna della Corte d’Appello di Messina, al fine di ricordare le colleghe ed i colleghi minacciati, processati, torturati, fatti sparire e, perfino, uccisi solo perché rei di esercitare il diritto di difesa. Il COA di Messina intende associarsi all’impegno assunto dal Consiglio Nazionale Forense che ha proclamato il 2020 quale ‘Anno dell’Avvocato in pericolo nel mondo’, nella consapevolezza che il primo vero e più importante, pilastro di protezione per ogni avvocato è quello di poter contare sul supporto di un ordine professionale forte e indipendente, che si faccia baluardo dello Stato di Diritto e dei diritti umani. Simbolicamente, verrà esposto uno striscione fuori dalle finestre di Palazzo Piacentini per ricordare alla Città che chi ci difende merita di essere difeso a sua volta.