In Sicilia i decreti del Dipartimento Regionale al Lavoro valgono per tutti tranne che per l’ASP 5 di Messina

Il direttore generale Paolo La Paglia continua a ignorare le direttive relative all’assegnazione dei lavoratori ASU (Attività Socialmente Utili) e mantiene il rapporto con le due cooperative, Isvil e Il Quadrifoglio, che li hanno gestiti finora.Il manager La Paglia pretende che il Dipartimento Regionale al Lavoro cancelli dal decreto di assegnazione dei lavoratori la condizione che l’ente adotti nei confronti dei lavoratori le misure di fuoruscita dal bacino dei lavoratori socialmente utili, così come previsto dalla L.R. 24 del 2000”, spiega la responsabile CSA ASU Sicilia, Clara Crocè –. In pratica, La Paglia pensa di mantenere i servizi utilizzando ben 75 persone, ma pagando solo le spese assicurative alle cooperative e senza avere alcun obbligo nei confronti di questi lavoratori. Un comportamento inaccettabile. La CSA ASU Sicilia non ci sta: daremo vita a qualsiasi iniziativa atta a ripristinare legalità e diritti”.

Nell’atto di diffida inviato al manager dell’ASP 5 di Messina e per conoscenza al dirigente generale del Dipartimento Regionale al Lavoro, Francesca Garoffolo, e agli assessori al Lavoro, Antonio Scavone, e Salute, Ruggero Razza, la CSA ASU Sicilia ricorda le recenti normative con le quali il DRL ha sancito “l’utilizzo diretto dei lavoratori socialmente utili secondo quanto previsto dall’articolo 15 della LR17 del 2019” e la cessazione di “qualsiasi rapporto tra i soggetti e le cooperative Il Quadrifoglio e Isvil”. “Non riusciamo a comprendere quali motivazioni tecnico-giuridiche abbiano indotto la SV a mantenere ancora in vita la convenzione con le cooperative – si legge ancora nella diffida inviata a La Paglia –, atteso che la Regione Sicilia ha decretato la cessazione di ogni rapporto tra i soggetti impegnati in attività socialmente utili e le cooperative di riferimento”. Ancora una volta, quindi, il sindacato CSA ASU Sicilia chiede la revoca delle convenzioni sottoscritte con le cooperative e l’assunzione a carico dell’ASP 5 delle somme necessarie per il pagamento di INAIL e RCT, così come disposto dal Dipartimento Regionale al Lavoro. “In caso contrario – conclude Crocè – non esiteremo a mettere in campo tutte le iniziative, comprese quelle legali, a tutela dei 75 lavoratori ASU che da anni sono impegnati presso l’ASP 5 di Messina”.