A Messina, l’assenza di aree parcheggio e il caos viario che si sviluppa sulle strade di accesso alla Città, produce lunghe code di auto ferme ai semafori, con il conseguente inquinamento atmosferico e acustico. CittadinanzAttiva denuncia l’assenza di rotonde e semafori pedonali lungo gli oltre 50 chilometri di strade che attraversano la Città da Sud a Nord e lungo i viali Monte-Mare. La Rotonda è stata inventata all’inizio degli anni ‘70 dello scorso secolo, oggi, è diventata il simbolo del moto perpetuo, perché riduce i tempi di percorrenza, gli incidenti stradali ed elimina le infrazioni ai semafori, con il beneficio non secondario della scomparsa dei lavavetri. A Messina, troviamo ancora semafori vetusti senza chiamata pedonale, alcuni sono allocati a distanze ravvicinate, modello strozza traffico. Inoltre, delle pochissime rotonde create nell’ultimo decennio, alcune sono funzionali mentre altre sono a imbuto, con stradine di deflusso ai lati, casi unici in Europa perché accentuano il traffico nelle ore di punta.
Da Giampilieri a Ponte Gallo, serve una nuova strategia, con l’abolizione di tutte le vetuste ‘luminarie tricolori’, tranne i pochi punti in cui le arterie incrociano il tram. Servono solo semafori pedonali a chiamata e negli incroci urbanizzati bisogna allocare dissuasori metallici, per scoraggiare la sosta e l’attraversamento pedonale. Bisogna sostituire tutti i semafori esistenti nei torrenti tombati che da monte portano a mare, per capire meglio la loro inutilità basterebbe collocare un semaforo nell’attuale uscita provvisoria autostradale di Giostra e studiarne il disastroso effetto. “Serve un progetto complessivo inserito nel nuovo Piano del Traffico – sostiene Domenico Interdonato di CittadinanzAttiva – che non pensi solo al centro storico, ma che sappia dare respiro viario alle periferie, alle strade costiere e ai viali di accesso monte-mare. Le 5 rotonde previste dal Piano del Traffico, una nella zona Nord e quattro nella zona Sud, sono utili, ma insufficienti, ragion per cui serve un progetto più incisivo. Inoltre, bisogna eliminare i semafori nelle due rotonde naturali delle Piazze Antonello e Muricello. Da parte del Comune, è fondamentale l’esproprio delle pochissime micro aree esistenti lungo le strade e non ancora cementificate, per urbanizzarle creando parcheggi e aree attrezzate a servizio dei cittadini. L’urbanizzazione eviterebbe l’effetto filari di palazzi che, inspiegabilmente, si continuano a edificare in una Città che soffre l’esodo migratorio di giovani e famiglie”.