Il presidente della Regione siciliana, on. Nello Musumeci, ritirerà i tre ricorsi al Tar del Lazio presentati contro la nomina di Mario Paolo Mega, la notizia non è ancora ufficiale, ma fonti attendibili confermano che la rinuncia sarà ufficializzata prima di Pasqua. Una buona notizia che permetterà la rinascita di Messina e il decollo della 16a Autorità di Sistema Portuale dello Stretto. All’ufficialità della notizia, dovrà seguire il completamento del Comitato di Gestione, con le nomine dei cinque rappresentanti delle Regioni Sicilia e Calabria, delle Città metropolitane di Messina e Reggio Calabria e dell’Autorità Marittima. L’area dello Stretto è composta dai porti di Messina, Milazzo e Reggio Calabria, adesso pende ancora il ricorso della Regione Calabria alla Corte Costituzionale, ma la strada è stata tracciata e non si tornerà più indietro. La breve ma complicata storia della 16a Autorità di Sistema Portuale dello Stretto, è stata una vera manna caduta dal cielo o meglio un vero regalo per Messina e per tutta l’area dello Stretto, fatto dal precedente Governo Conte, con l’allora ministro Danilo Toninelli e il sostegno dei Cinque Stelle. Sembrava tutto definito, purtroppo, le proteste a Messina erano state blande, i rappresentanti politici nazionali e regionali pontificavano la soluzione Gioia Tauro, con il grande salto di qualità offerto dall’allora ministro Maurizio Lupi. Il millenario porto di Messina, l’area di Milazzo con le Isole Eolie e l’area complessa dello Stretto di Messina con Reggio Calabria dovevano dipendere dal porto di Gioia Tauro, una vera pazzia che avrebbe prodotto a Messina l’ultimo scippo e il colpo mortale.
Messina e Milazzo, nel 2019, hanno raggiunto quasi 12 milioni di passeggeri, un porto da record, il più importante d’Italia e del Mediterraneo che, palesemente, non poteva essere gestito da Gioia Tauro, realtà portuale commerciale importante, senza storia, tradizioni e con problemi economici e gestionali. Quando era già tutto scritto, con la collaborazione e la miope lungimiranza della classe politica di allora, ormai fortunatamente scomparsa dall’anagrafe politica regionale e nazionale, si è verificato l’imprevedibile, con le elezioni e il cambio ai vertici politici nazionali, che hanno portato alla nascita della 16a Autorità di Sistema Portuale dello Stretto, con sede a Messina e alla nomina dell’attuale presidente Mega. Messina e Reggio Calabria, adesso, hanno qualcosa di importante su cui investire e rinascere, dipenderà dall’azione di Mega e del suo gruppo di lavoro. Il comandante Antonino De Simone, precedente commissario, era riuscito a dare una decisa svolta, con l’approvazione del piano regolatore del porto e il ripristino di un minimo di legalità nell’area falcata, luogo naturale bellissimo, vandalizzato e ridotto a discarica un vero scempio. La zona falcata e tutta l’area Fiera, con il suo meraviglioso lungomare devono diventare il fiore all’occhiello di Messina, volano di sviluppo turistico e commerciale, dopo il completamento del porto di Tremestieri deve essere armonizzata per renderla fruibile al turismo da crociera, al diportismo e con una particolare attenzione a un turismo di qualità.
di Domenico Interdonato