L’emergenza Covid-19 ha messo in crisi l’impianto della Sanità nazionale. In Sicilia, per fortuna, il livello del contagio è stato – sinora – arginato. Alle nostre latitudini – sebbene ogni persona morta rappresenti straziante dolore per ciascuna famiglia e per la intera comunità – i lutti sono stati contenuti. Riproponendone un temporaneo utilizzo, durante l’emergenza Covid-19, grazie a privati benefattori, CittadinanzAttiva ha ricordato che, nel rispetto della legge, l’Ospedale Margherita può essere destinato, esclusivamente, a servizi socio-sanitari la cui scelta spetta alle Circoscrizioni e ai cittadini interessati. Le istituzioni regionali e locali – nonostante il tema sia balzato agli onori della cronaca e una sensibilità sempre più ampia chieda un ripensamento rispetto a scelte non condivise – sembrano sorde. Sollecitazioni, interventi e diffide, al momento non hanno ricevuto riscontro. La notifica, ai Ministeri competenti, alla Presidenza della Regione, agli Assessorati regionali e alle autorità locali del parere pro veritate, rilasciato dall’avv. Enzo Palumbo, è rimasta, a tutt’oggi, inevasa. Già nell’ottobre del 2015, mentre all’ARS si discuteva il progetto di legge relativo all’accorpamento dell’Ospedale Piemonte con l’IRCCS della Fondazione Bonino-Puleio, veniva inserito un articolo che stabiliva che l’Ospedale Margherita doveva essere trasferito all’Assessorato ai BB.CC.AA., perché vi realizzasse la Cittadella della Cultura.
Tale articolo, per CittadinanzAttiva, non solo era privo di qualsiasi copertura finanziaria, ma era palesemente in contrasto con la legge di riforma sanitaria, la 833/78, che aveva stabilito come gli ospedali fossero beni indisponibili della sanità. Forti di tale convinzione, CittadinanzAttiva, invitava l’allora governatore Crocetta a promulgare la legge de qua senza contemplare tale illegittimo – e di certo inopportuno – articolo. Innanzi alla decisa opposizione non si trovava di meglio che compulsare il direttore generale dell’ASP Messina del tempo, onde concedere l’immobile in comodato d’uso gratuito per 99 anni all’Assessorato regionale ai BB.CC.AA. CittadinanzAttiva insiste nel reiterare un’istanza che appare suffragata dalla consapevolezza che la priorità del bene-salute – già insita in sapienza antica – rappresenta il paradigma per il benessere non solo degli individui, ma della società tutta … della nostra sicurezza, della nostra crescita, della nostra libertà.
Insistere nella domanda civica e politica della rifunzionalizzazione del presidio logistico del Margherita, le cui strutture dal punto di vista statico a prescindere vanno verificate, non significa misconoscere la utilità/necessità anche di una cittadella della cultura, così come non significa evadere dalla riflessione per una Città a misura d’uomo e al passo con il tempo di una identità da recuperare, di una vocazione da esaltare, di una appartenenza da testimoniare. Si parte semplicemente (non semplicisticamente) dalla osservazione che la chiusura del Margherita è stato un errore. Un errore dettato dal sacro fuoco della razionalizzazione e… della spartizione. Si tratta di rimediare a una sanità… questa malata… che non può abdicare alla fondamentale e ordinamentale funzione da assolvere a pieno e al meglio. Per questo motivo, CittadinanzAttiva – riservando azione in ogni sede – mette in mora chi per prerogativa, ruolo, mandato ha il dovere di non tacere… anzi di fare.