Questo triste tempo della pandemia – ove ciascuno ha partecipato alla scrittura di manuali di resistenza – ha sconvolto ritmi di vita e abitudini che sembravano scontate. La regolarità, oggi, è caratterizzata dal contenimento, su tutti i fronti, del contagio da Coronavirus. Un nemico senza volto che si è insinuato nella normalità dei nostri contatti fisici e affettivi: un abbraccio, una stretta di mano, persino leggere il sorriso sul volto di un amico e ridere insieme si sono tramutati in azioni da evitare. Chiusi tra le pareti domestiche, vissute ora quali prigioni ora come protettivi gusci, abbiamo riapprezzato i valori della comunione familiare, ci siamo confrontati con le nostre interiori tenebre e i nostri limiti, forgiando lo spirito di adattamento, la resilienza e l’inventiva, e, talora, scoprendo in noi risorse insospettate. Abbiamo viaggiato tra le pagine dei libri, atte a essere conforto in queste ore sospese, dedicando loro con perseveranza spazi di agognato relax e sognato di vivere esistenze altre, sostituendoci nell’immaginario ai protagonisti delle nostre letture che vezzo non sono state, essendo connaturate a una nostra fisiologica attitudine. In questi frangenti, la tecnologia ci è venuta incontro, indicando nel mondo virtuale un’alternativa e una possibilità per ricucire i legami anche per chi ancora non avvezzo o, addirittura, per chi l’ha sperimentato per la prima volta. In questi ultimi mesi, la Biblioteca – cercando di rimanere al passo con i tempi – ha concepito un modo diverso di gestione del proprio sito e delle pagine istituzionali Facebook e Instagram, fin qui concepiti per lo più quali veicoli d’informazione di importanti iniziative culturali. Proponendo con discrezione eventi web, la comunicazione si è fatta mezzo naturale per essenziali informazioni istituzionali e per riannodare i rapporti usuali con i propri fruitori, fatti di interazione di idee e emozioni.
Volutamente, non abbiamo scelto una solidarietà urlata, una condivisione esibita, discostandoci dal diktat di orientare con pervicaci pressioni di indirizzo la nostra variegata utenza, per la quale l’appello alla lettura non è stato – né è necessario – essendo essa una pratica di vita e come tale non abbisognevole di slogan. Siamo grati a quanti hanno voluto partecipare all’iniziativa legata alla Giornata Internazionale dei Monumenti e dei Siti. Numerose le vostre segnalazioni e ciascuna, a suo modo, interessante e di queste soltanto alcune hanno potuto trovare spazio sui social d’istituto, rinsaldando ancor più quel clima di condivisione che, può ben dirsi, caratterizzi i reciproci legami di stima e affettuosità. Dal 23 aprile, abbiamo dato il via al nuovo progetto legato a ‘Il Maggio dei Libri’ titolato ‘Se leggo scopro e… mi riscopro. Una serie di appuntamenti che si snoderanno per diversi mesi e che si presenta come un’accattivante sfida alla scoperta di un ‘arcobaleno di generi’ letterari. Due per volta le nostre proposte riferite a ogni colore, a Voi dare risonanza o il controbattere, segnalando il vostro autore o l’opera preferita alla casella di posta elettronica dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico:urpbibliome@regione.sicilia.it
Ci siete mancati! Ci sono mancati i vostri volti… Quelli dei tanti studiosi alla ricerca del testo idoneo, degli universitari con l’ansia per l’esame e ‘l’acqua alla gola’ per la tesi, degli studenti e degli alunni degli istituti scolastici con la loro allegria e gli interrogativi sul mondo della biblioteca. Ci siete mancati, nelle vostre individualità, fruitori degli eventi che affollavate le nostre sale, compresi i tanti che, rimbrottando, erano costretti a rinunziare a cagione della limitatezza degli spazi, certo non atti a ospitare i tanti convegni, reading, esposizioni, presentazioni di libri, pur organizzati con autentica passione e spirito di accoglienza, e per questo molto partecipati. La gioia nei vostri occhi e le belle e convinte parole di plauso e d’incoraggiamento ci hanno fatto comprendere quanto essenziale sia per voi la Biblioteca Regionale di Messina, come imprescindibile punto di riferimento urbano, che ci stiamo attrezzando a rendere, in vista di una imminente riapertura, più sicura e confortevole, per tornare a offrirvi il nostro servizio, con la necessaria regolamentazione, autoimposta in pandemia, che siamo certi, troverà in voi convinti alleati. Ciò in attesa di poter tornare al nostro ruolo di aggregazione sociale, per consolidare l’appartenenza alla collettività contro l’esclusione e l’isolamento, in momenti temporali – si confida – non troppo lontani.
Dott.ssa Tommasa Siragusa, direttrice della Biblioteca Regionale