Sulla pagina Facebook della Biblioteca, (www.facebook.com/bibliotecaregionalemessina), mercoledì 21 aprile p.v., alle ore 16.30, la Biblioteca Regionale G. Longo di Messina – in collaborazione con l’Associazione culturale Kiklos e il Museo cultura e musica popolare dei Peloritani – presenterà in prima assoluta Almanaccu Sicilianu. L’incontro, che si svolgerà esclusivamente in modalità web sulla pagina facebook istituzionale, si aprirà con i saluti istituzionali e una breve introduzione della direttrice, Tommasa Siragusa, ai quali seguiranno i saluti da parte del presidente dell’Associazione culturale Kiklos, Salvatore Bombaci. Interverranno, quindi, l’antropologo Sergio Todesco, l’editore e co-curatore del volume, Lucio Falcone, il co-curatore del volume, Peppuccio Buzzanca, il curatore scientifico del Museo Cultura e Musica Popolare dei Peloritani, Mario Sarica. Verranno, altresì, offerte letture drammatizzate tratte dal testo, a cura dell’interprete Antonio Previti.
Il momento culturale è dedicato al ricordo del cav. Domenico Gerbasi, direttore del Museo Etnoantropologico dell’arte rurale contadina dell’area dei Peloritani-I ferri du misteri, morto a causa del Covid (all’età di 82 anni) nel mese di gennaio scorso. Il museo, inaugurato nel dicembre 2015, ha sede in un edificio storico del Villaggio Castanea (Messina) e vanta una ricca raccolta di reperti riferiti alla vita e alle attività delle comunità rurali e popolari. Il prestigioso volume Almanaccu Sicilianu riapre la serie annuale degli Almanacchi Siciliani editi dalla Pungitopo fin dal 1978, dopo una breve sospensione dal 2018 al 2020. Il termine ‘Almanaccu’ richiama un genere editoriale di grande fortuna già in tempi datati, utilizzato anche da Giacomo Leopardi in una delle Operette Morali, che, infatti, lo riporta anche nella intitolazione ed è ancora in voga, con riferimento all’ambito popolare, e inteso quale prontuario di rimedi e consigli per le necessità quotidiane. Il testo è articolato in utili informazioni, in tal senso, scandite attraverso le mensilità. Anche la pubblicazione attuale, come le precedenti, è caratterizzata dalla mescolanza di testi tratti dalle fonti demologiche classiche siciliane – e, pertanto, si potranno incontrare scritti originali di Pitrè, Cocchiara e molti altri – e scritti di studiosi di cultura popolare siciliana degli ultimi tempi o contemporanei.
L’odierna produzione è impreziosita da un ricco repertorio fotografico tratto dal fondo riferito alla prima metà del Novecento, sottoposto a vincolo dalla Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Messina. Scatti artistici, opera del religioso e fotografo mons. Calogero Franchina, al quale, unitamente alla nipote Marietta Letizia, è stato dedicato e titolato un museo etnofotografico, nella zona dei Nebrodi, in quel di Tortorici (Messina), luogo natale dove visse e esercitò, congiuntamente al ministero sacerdotale, l’arte della fotografia appresa a Parigi. Le bacheche della biblioteca saranno allestite, oltre che con gli Almanacchi Siciliani nelle varie edizioni, con testi in argomento di autori storici e moderni, facenti parte del ricco patrimonio d’istituto.