“Ventimila persone in piazza a Milano e pubblici esercizi chiusi da un anno. La contraddizione di una classe dirigente che chiude non uno, ma tutti e due gli occhi davanti a migliaia di persone in piazza, mentre affossa un intero settore”. All’indomani dei fatti di Milano, così interviene Carmelo Picciotto, presidente della FIPE Confcommercio Messina. “Quanto accaduto ieri è un pugno nello stomaco di migliaia di ristoratori che, inevitabilmente, pagheranno il prezzo dell’irresponsabilità di chi in quella piazza c’era e dell’insipienza di chi avrebbe dovuto fare in modo che in quella piazza non ci fosse nessuno con ulteriori ritardi nelle riaperture – dichiara Picciotto –. Uno scivolone insensato le cui ripercussioni saranno pagate solo dal settore dei pubblici esercizi. E, così, mentre a Milano si festeggia in piazza, in Sicilia – e a Messina in particolare –, non si può neanche andare in spiaggia, per non parlare di prendere un caffè al bar. Ecco perché domani – conclude il presidente di FIPE Confcommercio – lanceremo su tutto il territorio messinese una campagna in difesa del consumo sicuro all’interno dei bar e delle riaperture di tutti i pubblici esercizi. In questi mesi – afferma Picciotto – avremmo potuto essere esempio di modelli virtuosi, spacciando sicurezza e saper fare, e fornendo ai ragazzi spazi aggregativi sicuri. E, invece, siamo stati marchiati come i responsabili della diffusione del contagio e costretti alla chiusura. Adesso basta! Bar e ristoranti hanno a cuore la salute di tutti. Ed è ora di fare squadra con tutto il comparto dei pubblici esercizi per una vera ripartenza del nostro Paese”.
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