È operativa una nuova Misura varata dal Ministero degli Interni, al fine di favorire il percorso di riabilitazione umana, imprenditoriale e sociale delle vittime di racket, e usura nella Città Metropolitana di Messina, nel Libero Consorzio Comunale di Enna. Fonte di Libertà è l’Associazione Antiracket e Antiusura, iscritta all’Albo della Prefettura di Messina, identificata dal Governo quale ente beneficiario e attuatore di questa nuova Misura prevista dal PON Legalità 2014/2020. La Direzione del Progetto è affidata a Benedetto Gianlombardo, presidente e fondatore di Fonte di Libertà, vittima di estorsione e testimone di giustizia in procedimenti di contrasto alla mafia, componente del Direttivo Nazionale della FAI, che dichiara: “Il Progetto è una provvidenziale opportunità per tutti gli operatori economici e liberi professionisti che si trovano in una particolare condizione di fragilità, poiché stanno subendo o hanno subìto reati di estorsione o usura ai quali si offre una via d’uscita chiara e sicura.
Esso ha, quindi, una duplice valenza sociale, poiché non solo aiuta e sostiene chi ha già denunciato i reati subiti e manifesta il bisogno di essere assistito e reinserito in un contesto di ‘normalità’ sia dal punto di vista imprenditoriale, che, dal punto di vista personale e sociale, ma, inoltre, questo inedito programma riservato alle vittime, può diventare un nuovo e forte sprone per uscire dall’oppressione, dalla solitudine ed emergere denunciando tutto alle Forze di Polizia, garantendo a se stesso ed alla propria attività d’impresa una ritrovata Libertà”. Il Progetto prevede una modalità di approccio inedita: lo ‘Sportello di solidarietà e di ascolto itinerante’ che, a seguito di una attenta analisi, ‘prenderà in carico’ le richieste di aiuto delle vittime di estorsione e usura, o potenziali tali. Il primo loro ascolto e la conseguente relazione di “Primo contatto” è affidata a Salvatore Barresi, vittima di estorsione e vice presidente di Fonte di Libertà. Lo sportello sarà presente a Messina, Terme Vigliatore, Capo d’Orlando, così come a Enna, Troina, Leonforte, Regalbuto e Agira, ove potrà contare sulla efficace azione del Coordinatore provinciale delle Associazioni antiracket FAI, dott. Paolo Terranova. Pertanto non sarà la vittima a doversi spostare per raggiungere la sede operativa, ma sarà lo “sportello itinerante” che tramite i suoi operatori e consulenti raggiungerà le vittime, nelle varie aule d’ascolto dei suddetti centri della Città Metropolitana di Messina e del Libero Consorzio Comunale di Enna.