Martedì 13, nel transatlantico di Palazzo Zanca, il vicesindaco Carlotta Previti e gli assessori Laura Tringali e Dafne Musolino hanno inaugurato la performance di pittura ‘…Ci vuole Cuore…’, curata dall’esperto comunale di Arte Contemporanea, Alex Caminiti, finalizzata a condividere un momento di riflessione in merito alla violenza sulle donne. All’iniziativa, ha preso parte Marina La Rosa che, insieme agli artisti del collettivo GAS – muniti di pennelli – hanno dipinto sulle tele esposte dei cuori rossi con l’obiettivo di sensibilizzare il pubblico in merito ai delitti d’onore consolidati in particolare nella cultura pakistana, a tal punto da non essere né denunciati e né puniti, ma mascherati come incidenti e, più in generale, a riflettere su una delle piaghe più diffuse nella società, in cui le donne si trovano di fronte a uomini prevaricatori e violenti che agiscono e si nascondono molto spesso tra le mura domestiche, luoghi nei quali si manifestano i maggiori casi di violenza perpetrata sulle donne. In apertura, il vicesindaco Previti si è detta orgogliosa e soddisfatta di quanto compie quotidianamente “Mi piace ciò che faccio e questo è un valore aggiunto. Ritengo di fondamentale importanza educare le donne sin da bambine a essere autonome per essere in futuro libere di scegliere. Per il raggiungimento di questo traguardo, è indispensabile il supporto genitoriale nel coltivare le loro aspirazioni e inclinazioni per il raggiungimento dell’essere autonome. Nella veste istituzionale, soprattutto in questa fase post Covid, il mio impegno è rivolto proprio alla realizzazione di progetti che possano aiutare le donne della nostra comunità cittadina a essere autonome, perché quando si è libere di scegliere – ha concluso la Previti – nessuno può farci del male”.
L’assessore Tringali – che per delega alle Pari Opportunità ha promosso l’evento – ha evidenziato che “una umanità migliore è raggiungibile soltanto attraverso la messa in pratica del rispetto verso tutte delle persone, uomini compresi. In primis bisogna rispettare le donne, bisogna riconoscere e trasmettere, sin da piccoli, il concetto che le donne sono teste pensanti e brillanti, che a torto, purtroppo, sono ritenute deboli e fragili non perché fisicamente diverse dagli uomini. Al fine di perseguire lungo questo concetto, è indispensabile percorrere due strade, una è l’educazione al rispetto nell’ambito scolastico, la seconda attraverso la legge. La scuola perché ha il compito di educare, sin da bambini, al rispetto dell’universo femminile e di tutti gli individui accompagnato da una adeguata collaborazione familiare, le leggi in merito invece devono essere riviste e riformate in quanto spesso inaspriscono senza adeguate punizioni”. L’assessore Musolino, immaginando un mondo tutto al femminile, ha detto che “sarebbe un mondo più produttivo, più capace di ascoltare e più sereno, questo perché le donne fanno gruppo e, lavorando in squadra, hanno una marcia in più, sanno ascoltare ed essere propositive, mentre l’uomo spesso agisce in una visione individualista per affermare il più bravo sono io, viceversa le donne hanno la capacità di lavorare in sinergia, in empatia dando ognuna il proprio contributo per dire, piuttosto, le più brave siamo noi. La svolta deve essere culturale, necessaria e indispensabile per porre fine alla contrapposizione di genere al fine di sapersi relazionare e compensarsi reciprocamente”. In conclusione, la messinese Marina la Rosa ha donato ai tre rappresentanti dell’Amministrazione Comunale un quadro sul quale è stato inciso un cuore rosso in rilievo, con la dedica “che il cuore della nostra Città possa sempre battere forte!”.