Messina – Nasce il comitato spontaneo ‘Codice Bordeaux’

Solo l’ultimo dei gravissimi episodi che hanno funestato la provincia di Messina, come la morte dell’avvocato Olga Cancellieri, episodi che hanno tragicamente dimostrato l’inefficienza del servizio ‘118’. Lo sgomento causato dal tragico fatto si è, adesso, trasformato in proposta e ha portato alla nascita di un comitato spontaneo di cittadini e cittadine dall’evocativo nome ‘Codice Bordeaux’, che si prefigge di porre l’attenzione sulla qualità del servizio di pronto intervento sanitario in città, che, certo, non può continuare a non essere qualitativamente garantito. “Lo abbiamo chiamato così perché, purtroppo, siamo davanti a un’emergenza ancora più grave del ‘Codice rosso’, che, ahinoi, non garantisce più un celere intervento dei soccorsi, e non vogliamo più che si trasformi in ‘Codice nero’, come è accaduto mercoledì u.s. Da più di 10 anni, sulle ambulanze del 118, a Messina, non esiste più la figura del medico rianimatore, sostituito, almeno formalmente, con quella del medico (di qualunque specialità: ortopedico, odontoiatra, ecc.) che, a tal proposito, nel migliore dei casi, non può che limitarsi ad ‘accompagnare’ al pronto soccorso l’infortunato e allertare solo successivamente il rianimatore di turno. Non ci risulta sia così in tutte le altre città della Sicilia, dove ancora sulle ambulanze si trovano i medici rianimatori, figura essenziale per i casi più gravi, nei quali è necessario intervenire immediatamente con personale specializzato per salvare vite umane.

A Messina, invece, ci ritroviamo a subire un servizio le cui competenze sono ripartite disorganicamente: l’organizzazione del personale sulle ambulanze è di pertinenza della società SEUS SpA, con sede in Palermo, la presenza dei medici a bordo è gestita dall’ASP di Messina e il servizio di invio delle ambulanze è garantito dalla Centrale Operativa 118 di stanza all’ospedale Papardo di Messina. Questa ripartizione di competenze, a nostro avviso, impedisce un’ottimale organizzazione del servizio e non dà garanzie, affinché il medico a bordo sia sempre presente per interventi con codice di gravità rosso. È, poi, assolutamente da disincentivare l’abitudine da parte di alcuni cittadini di chiamare l’ambulanza per richiedere dei servizi non urgenti, perché anche questo fattore incide sulla funzionalità del servizio; potendo accadere – come accade spesso – che, in caso di grave necessità, non vi siano disponibili ambulanze perché impegnate in soccorsi non urgenti”. Queste le loro parole. E, ancora: “È necessario che le diverse autorità competenti, sanitarie e politiche intervengano immediatamente al fine di riportare il servizio di pronto intervento del ‘118’ a uno stato di efficienza che garantisca il compito affidato, vale a dire quello di salvare vite; così da scongiurare ulteriori episodi tragici come quello che ha visto quale vittima Olga Cancellieri, prematuramente strappata da un tragico destino e, forse, non solo dal destino, ai propri figli e alla propria famiglia. Il comitato spontaneo ‘Codice bordeaux’ terrà sempre i riflettori accesi su questa problematica, fino a quando le cose con cambieranno e la salvaguardia delle vite umane sarà la priorità delle istituzioni e della politica”. “‘Codice Bordeaux’ vigilerà e porrà in essere tutte le azioni, anche di natura giudiziaria, ritenute necessarie per raggiungere questo scopo di civiltà”.

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