Quasi trecento le lavoratrici e i lavoratori ex GICAP che il 22 novembre sono scesi in piazza davanti al Palazzo del Governo di Messina per rivendicare il pagamento dello stipendio e delle spettanze alla Like Sicilia. Nell’udienza del 17 novembre scorso, l’azienda ha, infatti, dichiarato di avere notevoli problemi con riferimento al trattamento retributivo dei lavoratori, stante la chiusura dei punti vendita ancora non riconsegnati. “Dodici giorni di ritardo che, però, rischiano di diventare molti di più, una vera e propria emergenza sociale – dichiara Giselda Campolo, la segretaria generale della FILCAMS CGIL di Messina –. Oggi, si tratta di pagare lo stipendio di ottobre, quando ancora i supermercati erano aperti e fatturavano, e se Like, che non ha ricevuto la conferma dell’affidamento della rete, è in difficolta stante la chiusura dei punti vendita, cosa ci può far pensare che nei prossimi mesi la condizione migliori? Serve un atto di responsabilità aziendale. Serve un forte impegno delle autorità competenti che obblighino le parti a rispettare la normativa, soprattutto su un tema così delicato come il saldo di stipendi, tredicesime, quattordicesime, ferie e permessi. Sono pezzi di retribuzione che le lavoratrici e i lavoratori hanno sudato e che il mancato affare di una azienda nonpuò sottrarre alle loro famiglie”.
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