La sesta edizione di Contaminazioni Fest – l’iniziativa che Anymore ONLUS organizza ogni fine anno per fare il punto sui progetti e sulle prospettive dell’associazione – è partita il 3 dicembre scorso con una serie di eventi e attività svolte tra Roma, Messina e il Rwanda. Venerdì 10 e sabato 11 dicembre, Contaminazioni Fest ha proposto, in occasione della Giornata Internazionale dei Diritti Umani, una serie di appuntamenti sul tema dei diritti umani, dell’impegno civile e del lavoro sociale. Il primo appuntamento si è tenuto alle ore 10.00 di venerdi quando nel reparto di Pediatria del Policlinico Universitario è arrivato ‘Babbo Natale in Ospedale’: una iniziativa coordinata da Michela Freschi che, attraverso la consegna di un regalo alle bambine e ai bambini ricoverati in ospedale, prova a portare un sorriso in corsia. L’iniziativa, per la prima volta a Messina, ripropone quanto l’associazione già realizza al Policlinico Umberto I di Roma.
La due giorni è, quindi, proseguita con alcuni appuntamenti di riflessione e confronto al Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Messina. Nella mattinata di venerdì, si è svolto il seminario sul tema ‘Conoscere per agire. i diritti umani in cammino: esperienze e opportunità’. I lavori si sono aperti con i saluti di Mario Calogero, direttore del Dipartimento di Scienze Politiche, che ha evidenziato l’importanza di ‘festeggiare’ la Giornata Mondiale dei Diritti Umani per ricordare il cammino sin qui fatto e assumere l’impegno di allargare lo spazio dei diritti per il presente e per il futuro. Nella relazione introduttiva, Lina Panella, ordinaria di Diritto Internazionale, ha tracciato la storia dei diritti umani, dalla Dichiarazione Universale del ‘48 ad oggi, ed evidenziato le sfide ancora aperte a livello globale, ma anche a livello nazionale, con l’Italia che ha ricevuto 253 raccomandazioni dall’ultimo esame periodico delle competenti strutture dell’ONU. Giulia Colavecchio, assegnista di Ricerca di Diritto dell’Unione Europea, ha aperto uno squarcio sui diritti negati affrontando, in particolare, le questioni delle migrazioni e del carcere. Domenica Farinella, associata di Sociologia Economica, ha, poi, trasferito le questioni dei diritti umani alle nostre latitudini descrivendo le condizioni di decadenza e vulnerabilità del nostro contesto sociale dove l’esercizio dei diritti per tutti rimane troppo spesso negato. Francesco Martines, associato di Diritto Amministrativo e coordinatore del Corso di Laurea in Servizio Sociale, ha evidenziato, tra l’altro, la necessità di mettere insieme le risorse pubbliche e del privato sociale per costruire una rete di sostegno ai soggetti e alle comunità più fragili, ribandendo il ruolo che l’Università di Messina può svolgere aprendosi sempre di più a relazioni positive con gli enti del terzo settore e con la società civile nel suo complesso adempiendo appieno alla ‘terza missione’.
È intervenuto, infine, Domenico Siracusano, responsabile progetti di Anymore ONLUS, che oltre a presentare l’associazione e i progetti in corso di attivazione ha sottolineato le opportunità a disposizione dei giovani per poter sperimentare, concretamente, l’impegno civile a sostegno della promozione dei diritti umani: tirocini, esperienze di volontariato internazionale e Servizio Civile Universale. Su quest’ultimo ambito di impegno, si è realizzato un collegamento con le operatrici di Servizio Civile Universale di Anymore ONLUS attive per un’annualità in Rwanda. Katrhine Durante e Francesca Dentis hanno raccontato il senso di una esperienza che, portandole a contatto con i propri limiti, non solo le sta facendo crescere, ma sta offrendo loro la concreta occasione per dare un piccolo, ma decisivo contributo per la concreta attuazione dei diritti umani. Nel pomeriggio, si è svolto ‘Tutti i diritti umani per tutti. Storia, memoria e impegno”, un momento di riflessione e approfondimento che ha coinvolto le ragazze e i ragazzi impegnati nei progetti dell’associazione e di alcuni partner, coordinato da Antonio Spignolo, presidente di Anymore ONLUS. Attraverso contributi video, testi e canzoni si è compiuto un viaggio tra le contraddizioni della storia dei diritti umani che, di fronte a una dichiarazione che racconta di una tutela per tutte e tutti in ogni posto, troppo spesso si caratterizza per tragiche e drammatiche violazioni. Sono intervenuti le ragazze e i ragazzi dei progetti ‘Fare Pensando e Pensare agli Altri’ del Servizio Civile Universale di Anymore ONLUS (sedi di Messina e Venetico), Amunì Messina, Rete degli Studenti Medi, Unione degli Universitari, gli scout del CNGEI e giovani migranti della RETE SAI – Sistema Accoglienza Integrazione.
La due giorni si è conclusa sabato mattina con ‘We Care. Progetti di impegno, azioni di servizio’ uno spazio di condivisione tra le organizzazioni e le associazioni che con Anymore ONLUS hanno percorso o precorrono un pezzo di strada insieme. Si è trattata un una preziosa opportunità per condividere analisi di contesto, interventi progettuali condivisi avviati o da avviare, valutazione su quali orizzonti concreti dare al lavoro di rete comune. Sono intervenuti Carmen Cordaro e Patrizia Maiorana, del Circolo ARCI Sankara di Messina, Debora Colicchia, presidente di Legacoop Sicilia Orientale, Carmelo Carporlingua, presidente delle cooperative sociali Azione Sociale e Audacia, Tiziana Tracuzzi, referente territoriale e regionale di Libera, associazioni, nomi e numeri contro le mafie, Giuseppe Silvestro di Medihospes. Presenti anche ASD Torrebianca, ASD PGS Luce, CSI Messina, Associazione Iride, Comunità Faro, Lunaria Lab. Dal tavolo di confronto, è emersa la necessità da un lato di lavorare per rafforzare la rappresentanza collettiva del Terzo Settore in termini di interlocuzione con le istituzioni e dall’altra di fortificare la rete di cooperazione tra gli enti per incrementare la sinergia degli interventi, e aprire spazi di formazione circolare per dare continuità ai progetti e realizzare percorsi di inclusione nella logica del welfare comunitario.