Una prima azione di sciopero di tutti i lavoratori portuali del porto di Tremestieri – gestito dalla società Comet indetto dalla Uiltrasporti Messina – scatterà alle ore 12 di martedì 11 gennaio per la durata di 24 ore. “La tutela dei diritti e la dignità nel rivendicare un contratto full time dopo 16 anni. I lavoratori dal 2006 al 2011 con contratti a tempo determinato, per poi passare a tempo indeterminato, ma con part time di 10 mesi su 12, con due mesi di stop e senza stipendio. Così si lavora ad oggi, nel polo portuale più importante del territorio, dichiarano Michele Barresi, segretario generale, e Nino Di Mento, segretario Porti e Logistica Uiltrasporti Messina, mentre giustamente si guarda agli investimenti del PNRR e la futura portualità del territorio. La trasformazione a tempo pieno dei contratti è la rivendicazione madre alla base della protesta che vedrà coinvolti i lavoratori impiegati nelle attività di traghettamento merci dell’approdo a sud di Messina. Una vertenza iniziata da circa un anno con la Società Comet Srl che gestisce, dal gennaio 2016, lo scalo portuale di Tremestieri – continua la Uiltrasporti –, ma dopo svariati incontri tra le parti, anche in sede di Sicindustria e Autorità di Sistema dello Stretto, non abbiamo riscontrato risposte adeguate alle numerose rivendicazioni dei lavoratori. La Città, in questi anni, è cresciuta attorno alla sua portualità – continuano Barresi e Di Mento – e gli approdi a sud, oggi, vedono un traffico di circa 25.000 transiti al mese solo dal porto di Tremestieri verso il continente.
D’altro canto evidenziamo, invece, sul fronte lavoro criticità economiche nel rispetto del contratto e dell’orario di lavoro, la carenza di una contrattazione di secondo livello, ma soprattutto ad oggi la mancata trasformazione in full time dei contratti per 40 lavoratori impiegati in part time dieci mesi l’anno. Da troppo tempo, i portuali attendono la trasformazione dei propri contratti e la sua corretta applicazione a tempo pieno e riteniamo – continuano i sindacalisti – che lo sviluppo del porto a sud e le condizioni produttive e organizzative in essere e future ne giustifichino, oggi, finalmente la regolarizzazione e la contestuale risoluzione delle criticità economiche che per gli anni trascorsi abbiamo evidenziato nell’applicazione dell’orario di lavoro, che si riflettono negativamente sulle retribuzioni dei dipendenti”.
“Riteniamo sia una vertenza fondamentale per la realtà produttiva del nostro territorio – continuano Barresi e Di Mento – che coinvolge 40 lavoratori di un settore strategico per Messina. La portualità e l’area a sud dove, oggi e ancor più domani, nei progetti disviluppo del futuro porto di Tremestieri – si gioca una buona fetta dell’economia messinese e siciliana – devono essere oggetto di una profonda e complessiva attenzione da parte dei soggetti privati, pubblici e istituzionali che non può prescindere dalla tutela dell’occupazione e dei diritti dei lavoratori portuali. Un principio che vale per lo scalo di Tremestieri, ma che deve essere allargato a tutta la portualità del territorio. L’azione di sciopero giunge dopo numerose interlocuzioni con la società Comet che gestisce il servizio – concludono i sindacalisti – dalla quale attendiamo risposte adeguate, ma riteniamo che occorra anche un più ampio coinvolgimento di tutti i soggetti istituzionali e gli stockholders che operano nel porto di Tremestieri e, in tal senso, di fondamentale importanza in questo contesto è la concessionaria Autorità di Sistema Portuale dello Stretto, alla quale spetta il ruolo di progettare il futuro sviluppo della portualità cittadina che deve, però, partire dalla garanzia e dalle dovute tutele occupazionali e contrattuali dei lavoratori portuali”.