Dopo l’esposizione a Spazio Macos dello scorso anno, l’Arte Aconcettuale di Ignazio Pandolfo è tornata con ‘Impatto Visivo’, rassegna pittorica che ha portato al Teatro Vittorio Emanuele, ove si è svolta l’inaugurazione lo scorso 11 febbraio, un vasto pubblico. Inserito nell’ambito della sezione ‘Arti visive’, promossa da Giuseppe La Motta per il progetto ‘L’Opera al Centro’, l’evento ha coinvolto, accanto all’artista e a La Motta, Orazio Miloro, presidente Ente Teatro Vittorio Emanuele, Giuseppe Ministeri, consigliere del teatro, e la giornalista Milena Romeo, che ha introdotto le 25 opere. Un’arte di evolutiva rottura quella di Pandolfo, che, discostandosi da scuole di pensiero e movimenti artistici del passato, toglie qualsiasi autoreferenzialità all’artista, tanto alla sua storia personale, quanto al pensiero e alla specifica volontà di comunicazione, mettendo in campo un concetto dell’opera realizzata ‘per il fruitore’, che attraverso l’atto percettivo diventa soggetto attivo di significati possibili e rintracciando nelle forme e nei colori delle tele, appositamente decomposti, una sua verità. L’autore rimane, così, esclusivamente un tramite, un medium, che favorisce un libero fluire di significati pressoché infiniti, come infinite sono le potenziali percezioni e interpretazioni dell’osservatore.
Attraverso un dialogo serrato con gli autori del Novecento e citando i più significativi movimenti artistici che si sono succeduti nel corso dei secoli precedenti, Pandolfo sostiene che la produzione artistica, fino ad oggi, si è mantenuta sul filo della narrazione di mondi esterni e interni, toccando le molteplici aree dell’umana esperienza, per cui non ha più senso porgere allo spettatore degli anni Duemila ulteriori significati o tracce di realtà, soprattutto in un mondo in cui produzioni fotografiche e mediatiche (cinema, tv, piattaforme del Web) offrono una miriade di narrazioni per immagini, toccando tutti i contesti della narrazione. Il titolo ‘Impatto Visivo’, infatti, dice molto sull’intenzionalità dell’autore, come ha sottolineato Milena Romeo nel suo intervento di presentazione: “Il linguaggio è quello dell’astratto/informale, risultato della scomposizione delle forme in caotici ammassi di colore e materia, che trovano nell’impatto visivo il loro punto di forza. Quadri da contemplare, quindi, in attesa che l’impatto innescato da colori forti, quasi audaci, apra la via al dialogo interiore e favorisca quella scintilla che crea il cortocircuito emozionale indispensabile perché l’opera e il fruitore entrino in reciproca risonanza”. Fondamentali, a tal fine, i materiali di realizzazione delle tele, tra cui acrilico, pigmenti e resine, che conferiscono lucidità e profondità alle opere. ‘Impatto Visivo’ sarà disponibile fino al 22 febbraio tutti i giorni, tranne il lunedì, dalle ore 10.00 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 18.40.