Messina – ‘I custodi della rinascita per un processo virtuoso di sinergie’

Si è tenuto, al Centro Diurno Camelot della Cittadella Sanitaria L. Mandalari l’incontro ‘I custodi della rinascita’. L’evento è stato moderato dall’avv. Silvana Paratore che ha affermato come diventare protagonisti di una rinascita non è un’utopia, ma una forma di militanza civile che rafforza i legami di una comunità producendo un senso di appartenenza e di fiducia. Dopo la sigla della Camelot Social Radio, è stato mandato in onda un video con le immagini che testimoniano l’impegno di rinascita della Chiesa di Santa Maria della Scala portato avanti dal dott. Allone che, nel suo intervento, ha ribadito come l’incontro è stato voluto per la rinascita delle coscienze, della identità, della cultura, della legalità. Sono passati sedici anni da quando è stato intrapreso il viaggio per la unità di intenti volto a ridare importanza a un luogo ritrovato e diventato uno straordinario contenitore di eventi. Andare avanti come comunità ed essere coinvolgenti ed attenti, affinché tra due anni la Città di Messina possa poter usufruire della maestosità della Badiazza per una rinascita identitaria di partecipazione comunitaria. Gli enti coinvolti in un’operazione di messa in sicurezza e fruibilità del sito dovranno lavorare in sinergia nel rispetto dei tempi e delle modalità volte a ridare alla Città il luogo simbolo che può rappresentare la rinascita dell’intera Città. Il dott. Allone ha concluso riferendo come il vescovo ausiliare, nons. Cesare Di Pietro, ha inviato messaggio di vicinanza, sostegno al percorso di coinvolgimento cittadino e istituzionale, e gli assessori Mondello e Caruso, e il dirigente servizio sviluppo rurale Dell’Acqua coinvolti hanno accettato l’invito a interloquire sui temi relativi ai lavori di vario tipo che dovranno interessare la Badiazza. Previsti incontri periodici per la valutazione dell’andamento dei lavori.

A intervenire ai microfoni della Camelot Social Radio il soprintendente ai Beni Culturali ed Ambientali di Messina, arch. Mirella Vinci, la quale ha comunicato che sono iniziati i lavori di restauro e di rifunzionalizzazione della Chiesa di Santa Maria della Valle che dovranno essere completati nell’arco di un biennio; il dott. Marco Xerra, direttore dell’UOC Modulo Dipartimentale Salute Mentale Messina Nord ASP ME che ha sottolineato l’importanza della memoria storica dell’identità comunitaria e del senso di appartenenza da riscoprire tra i messinesi anche tramite la valorizzazione dei numerosi monumenti storici che, a tutt’oggi, versano in condizioni di degrado; la prof.ssa Giovanna De Francesco, oggi, dirigente dell’Istituto Liceo Maurolico che ha ricordato la partecipazione negli anni degli studenti dell’Istituto Comprensivo Villa Lina Ritiro di cui era preside ai numerosi eventi organizzati in Badiazza, sottolineando l’importanza della presenza dei giovani che devono divenire protagonisti dei numerosi progetti volti alla valorizzazione del territorio, alla diffusione della legalità; Santino Morabito del Lions Club Messina Host il quale ha dichiarato che per il recupero della Badiazza spetta al volontariato occuparsi del territorio e della riscoperta dell’identità e del valore etico e morale che il bene rappresenta; prof. Pierpaolo Zampieri, docente di Sociologia Urbana dell’Università di Messina il quale ha dichiarato che le architetture sono principalmente una ‘roba’ sociale e che la Badiazza rappresenta il punto prospettivo dal quale guardare il quartiere di Giostra; Dino Fazio, presidente Archeoclub d’Italia sez. di Messina, il quale ha dichiarato la disponibilità del club a tenere sotto i riflettori il luogo della Badiazza come un bene culturale che deve essere difeso, valorizzato e, soprattutto, fruibile per tutta la comunità; Pippo Previti, presidente della Fondazione Antonello di Messina, che ha posto l’accento sulla necessità di una ‘compagnia della bellezza’ per un luogo che crei connessioni e visioni capaci di unire mondi differenti; Mirella Deodato in rappresentanza del Rotary club Messina che ha invitato Allone a tenere una conferenza sul valore essenziale di luoghi come la Badiazza nella costruzione di un futuro dell’era che si auspica essere post Covid; Pino Mento, presidente dell’Osservatorio Archetipi e territorio, che ha affermato come il futuro si costruisce imparando dal passato e come i luoghi siano custodi della nostra storie e saranno protagonisti della nostra rinascita; il prof. Cosimo Inferrera che ha sottolineato l’importanza di ripensare la relazione con la comunità affermando come si ha bisogno di integrazione; il prof. Marcello Aragona che ha lanciato il monito della riapertura di luoghi importanti come messaggio di speranza per il mondo della cultura, ‘Quanta storia non è stata ancora scritta sulla Badiazza?’; il prof. Luigi Baldari e la dott.ssa Rosalba Lazzarotto che hanno dichiarato come la fruibilità del monumento sia presupposto anche per attività culturali aperte all’Arte, alla Musica, ad Eventi Culturali; Roberto Motta che ha affermato come l’esperimento col territorio di coinvolgimento della società per la valorizzazione della Badiazza del dott. Allone è stato geniale; AnnaMaria Celi di Legambiente Messina che ha sottolineato l’impegno al restauro dell’icona della Madonna della Scala e don Giovanni Lombardo coautore del libro ‘Camminare e raccontare i Peloritani’ che ha ricordato i concerti di natale tenutisi all’interno della Badiazza e gli sforzi per rendere il percorso d’accesso al luogo più fruibile.