Sentenze della Corte di Giustizia Tributaria di primo grado a favore dei contribuenti

Foto: Salvatore L’Abbate

Continuano le emissioni di sentenze della Corte di Giustizia Tributaria di primo grado a favore dei contribuenti che hanno fatto ricorso avverso le cartelle di pagamento fatte recapitare, lo scorso anno, agli utenti dall’AtoMe1 in liquidazione, a mezzo Agenzia delle Entrate – Riscossione, riguardanti la Tarsu/Tia per gli anni dal 2006 al 2012. Nell’ultima settimana, sono, infatti, tre i ricorsi dei contribuenti rappresentati dal commercialista Salvatore L’Abbate con sentenze a favore dei ricorrenti. Le prime due riguardano cartelle con importi di euro 2.147 e 1.940, con vittoria dei ricorrenti e condanne alle spese di giudizio a carico dell’AtoMe1 in liquidazione in solido con Agenzia Entrate – Riscossione, rispettivamente di 400 e 350 euro. La terza sentenza, molto interessante per le spese di giudizio che quasi superano l’importo del contenzioso, riguarda l’annullamento di un importo in cartella di 1.686 euro con una condanna alle spese di giudizio a carico solo dell’AtoMe1 di 1.500 euro più altre spese che probabilmente in totale superano, come detto, la somma richiesta dalla stessa Ato al contribuente. Per evitare disagi e angosce ai tanti cittadini che hanno ricevuto indiscriminatamente cartelle di pagamento per debiti non dovuti o prescritti, il primo cittadino stefanese, Francesco Re, in passato si era attivato in accordo con altri 10 sindaci del territorio, chiedendo alla prefetta dott.ssa Cosima Di Stani di discutere sulla problematica per addivenire, per suo tramite, ad una soluzione. Ma, ovviamente, stando ai fatti, senza alcun riscontro quantomeno positivo.
di Rosario Raffaele