La ricerca sul cancro a Malta sta ricevendo una nuova iniezione di 2,5 milioni di euro in cinque anni attraverso sovvenzioni da parte della Emanuele Cancer Research Foundation Malta. La Fondazione lancerà un invito a presentare candidature per borse di ricerca per la ricerca sul cancro e assegnerà € 500 mila ogni anno per sostenere gli accademici locali e internazionali che lavorano per aiutare a ridurre l’incidenza del cancro, migliorare le cure e migliorare la qualità della vita dei pazienti. Ciò avviene pochi mesi dopo che altri 2,5 milioni di euro sono stati investiti in attrezzature all’avanguardia per la ricerca sul cancro dalla fondazione, che è una collaborazione tripartita tra la Malta Trust Foundation, l’Università di Malta e la Fondazione Terzo Pilastro-Internazionale.
Un portavoce dell’Università ha descritto la sovvenzione come un’opportunità senza pari, sottolineando che mentre negli ultimi otto anni la ricerca sul cancro aveva ricevuto quasi un € 1 milione, gli accademici ora potevano attingere a mezzo milione ogni anno. La presidente della Fondazione Marie-Louise Coleiro Preca lo ha descritto come una pietra miliare e sperava che la chiamata avrebbe attratto giovani ricercatori e scienziati che erano appassionati del loro potenziale per fare la differenza nella vita di ogni persona toccata dal cancro. “La visione della Fondazione è e rimarrà, per ridurre l’impatto e l’onere del cancro sulle persone di Malta, nella Regione del Mediterraneo e nel mondo, sostenendo e promuovendo un’eccellente ricerca sul cancro”, haaffermato durante la conferenza stampa data il lunedì 19 novembre. “Mi dà molta soddisfazione lanciare la chiamata per le applicazioni. Questo è il momento che le tre entità fondatrici hanno atteso, sin da quando abbiamo iniziato le deliberazioni iniziali per istituire l’Emanuele Cancer Research Foundation.
Al momento, ci sono 60 studenti, accademici e medici dell’Ospedale Mater Dei, guidati da 10 investigatori principali, che lavorano nella ricerca sul cancro all’Università. Queste borse di studio sono aperte a ricercatori locali e stranieri che lavorano a Malta. Questo finanziamento darà una spinta positiva ai progetti in corso e consentirà loro di accelerare il loro lavoro, avviare prove, pianificare per un periodo più lungo e creare nuove opportunità per nuove ricerche. Il finanziamento fornirà, inoltre, ai ricercatori un enorme balzo in avanti e posizionerà Malta sulla mappa della ricerca sul cancro, attirando nel contempo i collaboratori dei principali laboratori in tutto il mondo. Le borse di studio saranno assegnate a sostegno della ricerca fondamentale o traslazionale, compresa la ricerca in genetica, farmacogenomica, proteomica, farmaceutica, cellulare e preclinica su cause, meccanismi, diagnosi, trattamento o prevenzione del cancro. Le applicazioni possono essere trovate online sul sito Web della Fondazione (ecrfmalta.com) oppure inviando un’e-mail a info@ecrfmalta.com”.
Le domande pervenute saranno, quindi, esaminate da un comitato di revisione composto da ricercatori affermati provenienti da rinomate istituzioni straniere con le quali la Fondazione ha firmato un protocollo d’intesa. Il presidente della Fondazione Terzo Pilastro-Internazionale, il prof. Emmanuele Emanuele, Barone di Culcasi, ha dichiarato: “Il lancio di oggi segna una nuova spinta per la lotta della Fondazione contro questa terribile malattia che non riguarda solo Malta e il Mediterraneo, ma il mondo intero. La Fondazione è costantemente alla ricerca di collaborazione a livello regionale e globale e ha già attirato l’attenzione degli istituti di eccellenza europei e cinesi nella ricerca sul cancro. La Fondazione ha un laboratorio all’avanguardia con le attrezzature più moderne che ha sede presso l’Università di Malta. L’intervento della Fondazione Terzo Pilastro è stato determinante nella messa in sicurezza delle apparecchiature mediche di ultima generazione per i laboratori.
Le apparecchiature più recenti consentono ai ricercatori di studiare a fondo una vasta gamma di campi, da frammenti di DNA multipli o singoli, rilevamento di tumori, biomarcatori del cancro e molto altro. Possano queste iniziative diventare, nelle parole di Papa Francesco, rivolte ai membri dell’Associazione italiana di oncologia medica (AIOM), il lunedì 2 settembre 2019, anche un’oncologia della misericordia, perché lo sforzo di personalizzare la cura rivela un’attenzione non solo alla malattia, ma al malato e alle sue caratteristiche, al modo in cui reagisce alle medicine, alle informazioni più dolorose, alla sofferenza. Un’oncologia di questo tipo va oltre l’applicazione dei protocolli e rivela un impiego della tecnologia che si pone a servizio delle persone”.
di Fra Mario Attard